“Ponte” a Davos, edizione maggio 2009

Da tempo ormai si mormorava nell’aria che questo strabiliante evento avrebbe avuto luogo in data 22 maggio: il noleggio di una Audi A5 cabrio…

Non entro nel merito delle deprimenti condizioni meteorologiche della mattinata e delle relative crisi di nervi, allentatesi poi con l’opportunità di posticipare il noleggio presso Europcar di qualche ora e di sfruttare la vettura anche durante la mattinata di sabato 23.
In breve alcuni dettagli tecnici del gioiellino: Audi A5 cabrio con 200 km di vita, colore nero, quattro sedili pelle/alcantara, motore 2.0TFSI con 211 cavalli e cambio a variazione continua “Multitronic”. Ci sono altri dettagli che si possono narrare, ma il succo credo stia tutto qui.
Che dire dell’esperienza? Beh, certamente la visuale in una cabriolet cambia notevolmente rispetto ad una vettura normale, ci si lascia accarezzare dalla brezza e dal sole e ci si culla con l’andatura che, di norma, con una vettura del genere diventa prettamente turistica e meno sportiva (a parte quando si deve affrontare qualche passo o qualche tragitto che invita a pigiare l’acceleratore, sempre nei limiti ovviamente). Abbiamo individuato i limiti del cambio Multitronic in una certa lentezza a raggiungere la velocità di crociera desiderata e possiamo affermare con tranquillità che questo tipo di cambio è più adatto ad una guida rilassata, piuttosto che alla sportività (che si può apprezzare con un altro genere di cambio automatico sequenziale, chiamato S-Tronic). Un altro piccolo difetto è individuabile nel fatto che, anche se si tratta di una comoda quattro posti, in realtà i passeggeri posteriori, già all’andatura di 80 km/h, soffrono un po’ della forza del vento e, di conseguenza, di una certa rigidità di temperatura. Non credo sia opportuno andare oltre, raccontare le emozioni che tale esperienza di guida ha potuto suscitare, si rischierebbe di annoiare troppo chi di auto “se ne fa un baffo” 😉
Quello che si può aggiungere è l’itinerario che abbiamo percorso con questa meravigliosa creatura sempre “all’avanguardia nella tecnica”. Siamo partiti da Davos e abbiamo raggiunto Sargans passando da Thusis e Coira; in seguito abbiamo raggiunto nuovamente Davos, via Landquart e Klosters, per poi dirigerci in Engadina valicando il passo della Flüela. Dopo una pausa a St Moritz siamo ritornati al punto di partenza, passando dal passo dello Julier e da Tiefencastel. La mattina di sabato, invece, abbiamo percorso la strada che ci ha portato a Lenzerheide e quasi subito ritorno alla base.

Ovviamente il nostro “Ponte” non è stato tutto improntato sulla vettura a noleggio. Ecco qui di seguito alcuni altri punti salienti, anche se ormai fanno quasi parte della “routine davosiana“: gita al laghetto con merenda data agli scoiattoli, passeggiata alla Schatzalp (con relativa slittovia estiva, ma senza scoiattoli sul sentiero), pasti presso Kafee Klatsch, Cioccolino, Ristorante Il Padrino e Steak House Buffalo, cena casalinga à la méxicaine, shopping presso la Boutique Azzurro e puntatina al Casinò, dove Curzio ha vinto una ragguardevole somma di denaro (fortunello, eheh).

Durante la giornata di domenica abbiamo pensato di visitare meglio Lenzerheride, visto che sabato l’abbiamo solo intravista: con un po’ di delusione abbiamo scoperto che il lago Heidsee nei pressi di Valbella sembra più una palude che un luogo di relax ed il paese è risultato non troppo entusiasmante, anche se chiaramente il nostro metro di paragone resta pur sempre Davos, che è una località particolarmente attrattiva. Fortunatamente abbiamo individuato un ristorantino molto carino, dove abbiamo pranzato bene ed in seguito abbiamo anche fatto una capatina nei pressi di una casa dove ho svolto un campeggio scout nel lontano 1998. Scendendo verso Coira, ci siamo poi fermati a Pradaschier, dove abbiamo percorso una lunghissima slittovia estiva (si dice che sia la più lunga del mondo): un’ultima scossa di adrenalina (e anche un po’ di timore sulla stabilità dell’impianto da parte mia, eheh) per coronare queste giornate di ottima compagnia, di divertimento e di rilassamento totale.

Non resta che lasciarvi qualche scatto per farvi diventare verdi d’invidia e ringraziare Curzio e Giana per i bei momenti esilaranti che hanno condiviso con noi… Ah, ed ora vado a soffiarmi il naso, visto che mi sono beccato un bel raffreddore facendo lo sborone sui sedili posteriori della A5 😉

One thought on ““Ponte” a Davos, edizione maggio 2009”

  1. Un resoconto direi perfetto! Non avrei saputo fare di meglio 😉
    Vi ringrazio ancora per il fantastico weekend trascorso insieme, e mi auguro che il prossimo non arrivi fra troppo tempo eheh 😉
    Ciao

    Giana

    P.S. Io invece a fare lo sborone mi sono pigliato un leggero mal di gola, ma ormai… ne è valsa la pena 😛

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