Vacanze a Köln

Per terminare in bellezza il 2004 ci siamo indirizzati verso quella che si dice essere la “città più aperta della Germania”: Köln (Colonia), nella regione del Nord-Reno-Westfalia (anche soprannominata NRW).

Cercheremo di essere meno prolissi rispetto a Copenhangen, anche perché abbiamo visto meno cose (e fatto più shopping), nonostante la città offra numerose infrastrutture turistico-culturali.

Per quello che riguarda l’albergo abbiamo optato ancora una volta per la catena Radisson SAS (ormai siamo dei fedeli). Anche in questa occasione la scelta si è rivelata più che soddisfacente: l’albergo era abbastanza centrale e in pochi minuti di tram-metro si raggiungeva il centro cittadino. Nelle foto sottostanti si possono osservare la facciata dell’albergo e la camera da letto. Noi eravamo proprio sopra la hall (al 6. piano).


La città è dominata dal duomo e dal suo vicino Gross St. Martin. Questi 2 monumenti sono visibili nelle 3 foto seguenti.



Nelle immediate vicinanze, all’interno del quartiere pedonale, si può trovare anche il museo d’arte moderna e quello archeologico. Più importanti, però, sono le vie dello shopping, molto simili a quelle di Copenhangen, e rigorosamente pedonali. In ogni occasione si incontrano negozi sempre diversi, capaci di soddisfare i gusti di tutti quanti. Dopo un’approfondita visita in questa zona, il problema principale del turista rischia di diventare quello di non più riuscire a chiudere la valigia.

In tarda serata ci si può immergere nei quartieri che una città nella quale abitano 100’000 omosessuali deve avere per forza di cose :lol:. Nell’ente turistico locale ci si può addirittura armare di un prospetto che elenca tutti i bar, caffé, discoteche, negozi e altro che può interessare al turista gaio. Siamo rimasti soddisfatti dei seguenti locali: Café Schön, Dimenti, Barflo, Clip, Era, Brennerei Weiss. Dei giovani “charmant” come noi dovrebbero però evitare il quartiere “Heumarkt”, in quanto, come detto giustamente da un giovane londinese, lì pullulano gli “orsi pelosi” (chi non sapesse cosa si intende con questo termine può contattarci in separata sede o consultare Google :D).

Tappa obbligatoria è anche il Musical Dome, teatro dove al momento viene presentato il musical “We Will Rock You” (Queen). Non abbiamo mai sentito così tante belle voci tutte insieme in un unico “sacco del rüt” (così viene chiamato il Musical Dome dagli abitanti di Köln, visto che stona un tantino con l’architettura locale, come si può vedere nella foto seguente).

Chi ha esigenze romantiche può spendere qualche minuto della sera e della notte su uno degli 8 ponti sul Reno della città, e lasciarsi travolgere dal panorama che la città offre, e che si può vedere nelle seguenti 2 foto (un tramonto e una foto notturna).


Avendo vissuto in prima persona il capodanno in città (caratterizzato da fuochi d’artificio lanciati dai privati cittadini dai ponti o dal lungo-fiume) crediamo che gli indigeni non sbagliano quando dicono di avere diverse manifestazioni di gran lunga migliori rispetto ad altre città in Europa e nel mondo. Si tratta del capodanno stesso, del carnevale (chiamata anche “la 5. stagione”) e della CSD.