Gita in montagna (ma senza faticare)

Quest’oggi, uno degli ultimi giorni durante i quali si può dedicare alle ferie, Milijan si è spostato insieme a mamma Margherita in quel della Valle Onsernone, più precisamente nella Valle Vergeletto.
In cima alla valle, quasi al termine della strada carrozzabile, è ubicata la partenza della piccola funivia che conduce all’Alpe di Salei, alpe sulla quale si trova una capanna che quest’anno è gestita da Manuela, una conoscente di famiglia.
Una volta posteggiata l’automobile e pagato il biglietto per la risalita, siamo saliti sulla cabina che in sette minuti ci ha portato in quota: durante il viaggio eravamo accompagnati da una coppia di anziani tedeschi, il cui marito era talmente impaurito dalla cabina che ha continuato a parlarci per tutto il percorso.

Arrivati in vetta abbiamo preso il comodo e quasi pianeggiante sentiero che in pochi minuti ci ha portati in capanna,

da dove si può godere di un bel panorama delle cime circostanti, ma anche alcune più lontane e note, come il Ghiridone, il Monte Tamaro, il Gambarogno o il Monte Lema.

In capanna abbiamo chiacchierato e pranzato insieme alla capannara, che è stata sollecitata diverse volte dai parecchi turisti che passeggiavano nella zona (da lì in poco tempo si può raggiungere il laghetto di Salei o il Monte Zucchero, senza fare troppa fatica, ma noi ci abbiamo rinunciato, eheh).
A pomeriggio inoltrato, dopo due caffè, mezza bottiglia di buon rosso accompagnato da gassosa e un piatto di ravioli con burro e salvia, abbiamo salutato Manuela e ci siamo nuovamente spostati verso la stazione della funivia: durante il viaggio verso Vergeletto sono pure riuscito a distrarmi guardando fuori dalla cabina, visto che non avevo altri impauriti da intrattenere…

P.S.: Foto con iPhone4