È ufficiale: fa caldo!

28 marzo 2010: abituatevi, perché da ora in poi continuerò a lamentarmi che “fa caldo”!

Scherzi a parte, oggi è stata la prima giornata che, con i suoi 20 gradi, ci ha permesso di pranzare all’aperto in t-shirt. Forse abbiamo addirittura preso un po’ di sole.

Ma ora, la giornata turistica continua, con un gelato in quel di Ascona. E poi il temerario Milijan si prodigherà in un giro in bici su per i monti … ulteriori dettagli più tardi!

I primi tepori, edizione 2010

Dopo tanta attesa, ecco che sembra che ci siamo definitivamente scrollati di dosso l’inverno.

Solo qualche giorno fa, il gelo, la neve ed il vento la facevano da padroni. Oggi il sole ha fatto un “ritorno di fiamma” e sembra che le previsioni meteo proseguino nella medesima direzione: vero, al mattino farà ancora freschino, ma non si può pretendere tutto in un sol colpo.

Gustatevi il bel panorama che si intravvede dal nostro appartamento in questa splendida giornata d’inizio primavera.

Ed ora, mancano solo loro…

Or su un’erba ed or su un fiore
mi rincorri e non mi cogli.

Sono un libro di due fogli,
del più splendido colore.

Della dolce primavera
son l’immagine leggera.

Vado, vengo, fuggo, torno;
bacio un fior, tocco uno stelo;
son caduta giù dal cielo,
non vivrò che un breve giorno.

Non uccidermi, bambino!
Son la grazia del mattino.

Farfalla, Renzo Pezzani

“Effetti collaterali” dei film in 3D

Il colossal fantascientifico Avatar è atterrato nei cinema italiani il 17 gennaio e con Avatar sono arrivati anche gli occhialini per la visione tridimensionale che garantiscono brividi a iosa per gli spettatori improvvisamente immersi in una incredibile foresta similtropicale, in compagnia di alieni blu alti tre metri, tra fischiar di frecce, sibilare di giganteschi animali e rombi di micidiali armi umane.

Mentre la gente applaude a film, e occhialini «magici», al ministero della Salute ci si preoccupa per i rischi igienico-sanitari connessi al loro uso e il termine è un eufemismo per parlare di pediculosi, insomma di pidocchi, che potrebbero agevolmente «saltare» da una testa all’altra, prendendosi un «passaggio» sulle stanghette degli occhiali.

Da qui una nota ufficiale del ministero, del 17 febbraio, che invita i gestori dei locali a pulire e disinfettare gli occhialini prima di consegnarli agli spettatori. Anche se sarebbe decisamente più semplice usare il modello «usa e getta» già adottato in diversi cinema. E non c’è solo il rischio pediculosi, anche infezioni alle cute e agli occhi (come per altro precisa la nota del ministero) potrebbero diffondersi con l’utilizzo «promiscuo» degli occhialini. Precisa Paolo Vinciguerra, responsabile del servizio di oculistica dell’Istituto Clinico Humanitas di Milano: «La condivisione in questo caso non è una bella idea, effettivamente potrebbero “passare”, da una persona all’altra, micosi cutanee ma anche congiuntiviti: basta che una lacrima cada sul viso e va a toccare gli occhialini. E le congiuntiviti possono essere anche difficili da curare»

Ci sono altri rischi per gli occhi?

«Per rispondere, bisogna prima chiarire che cos’è la visione in 3D. Nella cinematografia “stereoscopica”, la cosiddetta 3D, sullo schermo vengono proiettate due immagini sovrapposte. Con gli occhialini polarizzati ogni occhio può vedere una sola delle due immagini ( solitamente riprese in modo da accentuare il senso di tridimensionalità più di quanto si percepisca nella realtà ); il cervello ricevute le due immagini le elabora e ricostruisce una visione tridimensionale che, alle due dimensioni “solite”: larghezza e della lunghezza, aggiunge la profondità». E, allora, che cosa accade? «Gli occhi sono per così dire “sconcertati” da questa visione di tridimensionalità accentuata e lo è pure la mente. Da qui l’affaticamento per entrambi. Vorrei anche aggiungere che c’è polarizzazione e polarizzazione, pensiamo a un buon filtro polarizzante per una buona macchina fotografica: costa sui 100, 150 euro. Quanto possono costare, e valere, occhialini di plastica o usa e getta?

Ci sono problemi latenti che possono emergere proprio con l’uso degli occhialini 3D? «Sì, e mi riferisco a problemi del coordinamento visivo, che non sono veri strabismi, ma che nella visione “aumentata” della 3D, in cui i due occhi lavorano diversamente, possono “slatentizzare” disturbi sopiti». Chi porta lenti correttive può avere fastidi in più? «Sì, se la correzione non è “corretta” o perché la doppia lente, di occhiali più occhialini, può dare origine a riflessi». E in chi ha gravi problemi a un solo occhio, tali da comprometterne la funzionalità? «La visione tridimensionale in se è compromessa e il film potrebbe essere particolarmente stancante e dare problemi di visione».

Tra chi ha assistito al film (che per altro dura oltre tre ore , ben oltre i filmati che vengono trasmessi nei vari «Disney mondi» in giro per il globo), c’ anche chi accusa vertigini, senso di nausea, come mai?

Risponde Fabio Frediani, direttore dell’Unità operativa di Neurologia e del Centro Cefalee del Policlinico San Pietro a Ponte San Pietro (Bergamo): «La funzione dell’equilibrio è retta da apparato visivo, cervelletto – il “direttore d’orchestra” del movimento – e colonna cervicale, che ci dice in che posizione è il capo e l’intero corpo. In situazioni di normalità le informazioni che vengono da tutti e tre questi sistemi si integrano, ma questo può non accadere con la visione in 3D in cui cervelletto e colonna cervicale continuano a lavorare come al solito, ma l’apparato visivo fa un lavoro assai diverso da quello cui è abituato, da qui una specie di “scoordinamento” tra i tre con la comparsa di nausea e vertigini».

C’è anche chi lamenta mal di testa dopo la visone di Avatar, lei ne sconsiglierebbe la visione ai cefalgici? «Teoricamente, con l’occhialino si va ad alterare un meccanismo già preordinato della visione binoculare e la conversione dalla solita visione bidimensionale a quella tridimensionale richiede l’attivazione nel nostro cervello di vie nuove e questo sforzo, oltre a quello dell’apparato visivo, potrebbe favorire l’insorgere di mal di testa. Detto questo, a chi già soffre di cefalee, consiglierei il buon senso: si può iniziare a vedere Avatar, o i probabili tanti altri film simili che arriveranno in futuro, ma se insorgono problemi meglio rinunciare. È possibile, poi , che eventuali fastidi si presentino non subito, all’inizio della proiezione, ma col proseguire della visione di questo genere di pellicole».

tratto da Corriere della Sera, Daniela Natali

Una passeggiata sul lungolago

Grazie al favonio, finalmente oggi abbiamo potuto apprezzare una bella giornata di sole e cielo azzurro. Che fare? Ovvio, una passeggiata sul lungolago! E già che c’eravamo, abbiamo approfittato per farci qualche nuova foto… come siamo narcisisti 😉

Felice Anno Nuovo a tutti!

3, 2, 1… Auguri! Con questo post vogliamo mandare i nostri auguri di felice 2010 a tutti. Sulla foto potete ammirare la bottigliona che ha provveduto a tenerci “allegri” con le sue bollicine durante la serata, e i 4 porcellini portafortuna che hanno vegliato affinché il livello alcoolico non raggiungesse livelli troppo elevati 🙂

“Che questo 2010 possa portare tanta felicità e bla bla bla”… insomma, godetevi la vita!

È arrivata la neve!

Anche quest’anno, dopo essersi fatta tanto attendere, finalmente è
arrivata la neve! E anche questa volta ha fatto dei gran disastri
sulle strade …

Benvenuto inverno!

Aggiornamento del 21.12.2009: primo giorno d’inverno. E stavolta la neve è arrivata sul serio!

Vino e acidità…

Leggendo i vari titoli apparsi sul sito internet di un noto quotidiano di “oltre ramina”, ho scoperto la causa dei miei mali, o meglio, dell’unico male che mi sta facendo ingoiare una pastiglia di Pantozol (un inibitore della pompa protonica che dovrebbe ridurre la mia acidità, ma solo quella dello stomaco s’intende, eheh) al giorno… Eccolo qui di seguito, con l’aggiunta di qualche mio commento.
Chi ama concedersi un buon bicchiere di vino a ogni pasto (non che io beva vino ad ogni pasto, ma capita che mi piaccia sorseggiarlo al ristorante) e ha anche a cuore la salute e il candore del proprio sorriso dovrebbe preferire i vini rossi a quelli bianchi (accidenti, io ultimamente ho una certa predilezione per il bianco). È uno studio tedesco (ma loro non si occupavano di birra?) a rivelare infatti che lo smalto dei denti viene intaccato più facilmente dal vino bianco (e se intacca i denti, chissà cosa fa nello stomaco?!) e a spiegare come comportarsi per ridurre al minimo il danno.
Che cibi e bevande acide siano in grado di danneggiare lo smalto dentale è sicuramente cosa nota, e il fatto che i vini bianchi abbiano un pH più basso (quindi una maggiore acidità) rispetto a quelli rossi spiega la loro maggiore aggressività. Per questo motivo si consiglia di preferire vini con minore acidità. Tuttavia, la ricerca condotta presso la Johannes Gutenberg University ha messo in luce che esistono comunque dei semplici trucchi per ovviare al problema ed evitare di ritrovarsi con i denti macchiati.
Per esempio, un abbinamento corretto tra vino e cibo può senz’altro essere d’aiuto: mangiare formaggio mentre si beve è un buon antidoto (ok, poi mi si trova anche un antidoto per non dover abusare della toilette dopo aver mangiato formaggio; lascerei perdere il Bioflorin), dal momento che i latticini contengono calcio, sostanza che il vino «attacca» sui nostri denti. Ben venga quindi l’abitudine di deliziarsi con una degustazione di formaggi a fine pasto, mentre è sconsigliabile associare vini bianchi frizzanti a succhi di frutta (nei cocktail, per esempio). Pollice verso anche per le fragole con lo champagne (evviva, oltre al bianco devo rinunciare anche a Bellini, Rossini e affini? Cosa faccio durante gli apéro time? Mi mordo le unghie?), combinazione altamente acida e quindi deleteria per calcio e fosfato. Infine – suggeriscono gli esperti – è sempre meglio bere mentre si mangia (questo perché la saliva prodotta durante la masticazione aiuta a neutralizzare l’acidità del vino) e una volta finito è preferibile attendere almeno 30 minuti prima di lavarsi i denti, per dare modo allo smalto di rigenerarsi (ok, non è che io mi porto dentifricio e spazzolino al ristorante, eheh).
Ecco…, questo è tutto. E dire che pensavo che il vino facesse buon sangue. Mah, fintanto che il sangue non diventa acido, va tutto bene 🙂

Sagra delle castagne ad Ascona

Un sabato di sole. Che fare? Un giretto ad Ascona potrebbe essere una buona idea. Ma già dalla colonna in Via Monte Verità abbiamo iniziato a dedurre che forse oggi non era un sabato come tutti gli altri. Dubbio poi confermato dal suono della fisarmonica che si sentiva fino nelle viuzze del nucleo.

Giunti sul lungolago abbiamo capito: la famosa “sagra delle castagne” è davvero un evento che attira un mucchio di persone (ma purtroppo principalmente turisti “croste”). Un veloce avanti-e-indietro in mezzo alle bancarelle, poi un gelato al Mövenpick (dove per miracolo si era liberato un tavolo)… e a casa!

Per rendervi l’idea della massa che c’era, eccovi una foto.

Una giornata da… Consigliere Federale

Come ormai si sapeva da diverso tempo, Pascal Couchepin ha dimissionato dal Consiglio Federale, dopo undici anni di militanza in governo.

Oggi ha avuto il suo ultimo “momento di gloria”, prima di lasciare spazio all’elezione del suo successore.
Da giorni le tattiche dei vari partiti erano conosciute e i candidati (chi più, chi meno) erano quattro: tre PLR (Burkhalter, Lüscher, Marty per la Svizzera Italiana, anche se non appoggiato dalla deputazione ticinese) e un PDC (Schwaller).
Dopo quattro tornate di votazioni, è risultato vincitore il neocastellano Didier Burkhalter, al quale vanno anche i nostri complimenti, sperando che possa adempiere al meglio i suoi onerosi compiti 🙂
Qui di seguito il suo giuramento e la sua prima conferenza stampa…