Vacanze quasi finite e alberi che volano

Manca poco, e anche queste bellissime vacanze stanno per volgere al termine. Approfittiamo per ringraziare (in ordine alfabetico) Ale, Fra, Marco e Mattia per la simpatica compagnia.

Ma che succede? Tranquillamente seduti in salotto, ad un certo punto il sole viene oscurato da un oggetto che cade. Cos’è?! Proprio così, un albero di Natale:

Prima abbiamo pensato ad un “incidente”, ma poi la custode ci ha spiegato che è usanza locale gettare gli alberi di Natale dalla finestra per evitare di sporcare l’ascensore, proprio come succede nella pubblicità della Mobiliare:

Almeno qui non ci sono stati danni! 🙂

Ponte a Davos

Approfittando della generosità dello Stato del Canton Ticino, che ha gentilmente offerto un giorno di vacanza a studenti e docenti, abbiamo colto l’occasione di passare qualche giorno di relax in quel di Davos: sta ormai diventando una nostra tradizione questo soggiorno dell’ascensione.

Partendo da casa, avevamo già il sentore di finire al fresco, ma pensavamo di metterci decisamente meno. Infatti, già sul Piano di Magadino, abbiamo avuto modo di incontrare il primo ingorgo. Beh, di fondo c’è chi dice che un’autostrada da queste parti non serva, forse preferiscono avere maggiore inquinamento sui pomodori che dovrebbero venir sacrificati con la costruzione della nuova via di comunicazione.

Quando finalmente in autostrada si stava viaggiando ad un ritmo sostenuto, ecco che… abbiamo dovuto gustarci un qualche tornante della vecchia strada cantonale del San Bernardino (visto che lungo l’autostrada si stanno rinnovando alcune gallerie). La deviazione sarebbe anche stata piacevole, con la nostra rossa le curve e le salite sono divertenti, se non che ci hanno pensato alcuni camion a rovinare la festa. Autocarri che, nonostante qualche sorpasso al limite del legale, hanno proseguito a rallentare il traffico fino a quel di Thusis. Vabbe’, lo sapevamo, faceva parte del gioco.

Una volta fuori dall’autostrada, quando sembrava che gli ostacoli fossero stati tutti superati, ecco che si sono messi alcuni semafori di cantiere a mettere a dura prova i nervi del solerte autista, il quale, quando la strada e gli altri utenti lo permettevano, provava piacere a schiacciare il gas della nostra auto, fino a far perdere qualche capello al passeggero.

Beh, con qualche accelerazione, qualche curva a prova di tenuta di strada, siamo comunque riusciti a raggiungere la destinazione con “solo” mezz’ora di ritardo.

Come volevasi dimostrare, le previsioni di frescura erano azzeccate, e i giacconi invernali sono subito usciti dai nostri bagagli. Con una temperatura molto vicina allo 0 ci siamo addormentati prevedendo un bianco risveglio.

Come sempre, a complemento dei nostri racconti si può trovare un piccolo “fotoromanzo” nella nostra attrezzata Gallery.

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Non c’è che dire, a Locarno Monti potrebbero tranquillamente assumerci: infatti abbiamo avuto il nostro bianco risveglio.

Dopo qualche scatto fotografico ci siamo “imbottiti” e ci siamo recati a far colazione all’ormai mitico Choccolino. Sarà che non siamo più abituati, ma sembrava proprio che facesse più freddo oggi che durante le vacanze natalizie (commento di Manuel: ma che bello il freddo!).

Ora la neve ha lasciato spazio alla pioggia, e ci si prospetta un pomeriggio casalingo.

La speranza è che nei prossimi giorni torni a splendere il sole, alla faccia del detto “Se’l piöv ul dì de l’Ascensa, per quaranta dì sem mai senza” 😆

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Il pomeriggio di giovedì è passato praticamente tutto in ricerche varie…
Dapprima, intorno alle 14.30, abbiamo avuto la brillante idea di cercare un posto dove pranzare: idea folle se pensiamo che siamo in bassa stagione e per di più in un giorno festivo… Beh, dopo aver vagato per diversi ristoranti chiusi o a prezzi non troppo accessibili, abbiamo deciso di ripiegare su una baguette al Cioccolino: alla fin fine è stata comunque un’ottima scelta.

Una volta rincasati abbiamo iniziato a cercare un appartamento per le prossime vacanze invernali. Nulla sul sito dell’ente del turismo, occupati dei begli appartamenti su un sito trovato per caso, occupato l’appartamento che ci ha ospitato negli ultimi anni, occupati o non affittabili per una settimana gli appartamenti di persone trovate attraverso “agganci esterni”… Dopo aver valutato ben 6 possibilità ci siamo lasciati prendere dallo sconforto e abbiamo deciso di andare ad affogare il dispiacere in una succulenta cena presso il ristorante Parma (uno dei pochissimi aperti e decisamente tutt’altro che a buon mercato).

Durante la cena ci è venuta in mente l’esistenza della Interhome (agenzia immobiliare che abbiamo conosciuto qualche anno fa andando a Ovronnaz) e abbiamo trovato qualche appartamento interessante… Dopo qualche visita online e qualche telefonata nella mattinata odierna (venerdì) ci sono rimasti due potenziali appartamenti, che andremo a vedere nel pomeriggio… Speriamo in bene, teoricamente uno dei due sarà visitato, prima che da noi, da un’altra coppia: speriamo eventualmente di batterli sul tempo di riservazione 😆 …

Beh, si vedrà…

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Nel pomeriggio il sole è tornato a splendere e ci ha portato l’appartamento per capodanno. Ad ogni ora avevamo un appuntamento (3 in totale) per visitare i 3 potenziali appartamenti ancora liberi. Il primo era mediocre, ma in una posizione interessante dal punto di vista dell’accesso stradale. Il secondo era assolutamente orrido e da evitare. Il terzo è stato quello buono (e ci sono anche le foto sulla gallery). È vero che forse non è il top dal punto di vista dell’arredamento, ma non ci soffermiamo su questi dettagli.

Tra un appartamento e l’altro siamo comunque riusciti a dare un’occhiata in avanscoperta a quello che potrà essere lo shopping di domani e siamo pure riusciti (seconda buona notizia del giorno) a scoprire che la Audi A5 esisterà con gli optional “4×4” e “cambio automatico” simultaneamente. Ora non ci resta che diventare più ricchi 🙂

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Per dare un senso alla massima scritta come titolo di questo post, questa mattina abbiamo deciso di soddisfare la nostra mente e le nostre emozioni subito dopo la colazione. Come? Nulla di più semplice…, con una mezz’ora mozzafiato di shopping selvaggio in due negozi di abbigliamento e calzature. C’è stato solo un momento di smarrimento: delle bellissime infradito per Milijan non c’erano nella grandezza (o piccolezza) desiderata, ma l’angoscia del momento è stata subito placata acquistando delle altrettanto belle scarpe, accompagnate poi da un paio di scarpe per Manuel, qualche T-Shirt e un paio di pantaloni corti, per accogliere l’estate che in Ticino è già arrivata…

Dopo il godimento della mente ci sembrava giusto fare qualcosa anche per il corpo: una piccola camminata (rigorosamente NON in salita) alla Schatzalp, unica zona “montana” raggiungibile in questi giorni di “bassa stagione”.
Dopo aver preso la funicolare per raggiungere la semi-vetta, ci siamo fermati a ristorarci sulla terrazza dell’unico locale aperto e vi lasciamo immaginare che tipo di invasione di turisti ci possa essere stata. Successivamente abbiamo pensato di digerire facendo una folle discesa sulla pista di bob estiva, per poi sgranchirci le gambe sulla magnifica terrazza naturale dell’alpe, contornata da folti alberi e colorati fiori, nonché da un panorama sulle montagne circostanti, rese ancor più belle dal terso color blu del cielo, nel quale rifletteva in tutto il suo vigore un sole dai candidi e tiepidi raggi… Una visione poetica, insomma, il classico locus amenus 😛

La discesa dalla Schatzalp non è stata meno spettacolare…, visto che, come tradizione vuole (ormai consolidata da alcuni anni), abbiamo percorso il “sentiero degli scoiattoli”, sentiero che si perde nel bosco, nel quale scoiattoli ed uccelli vari inseguono i passanti nella speranza di ricevere qualche nocciolina o frutta secca. Dopo un inizio di sentiero povero di animali golosi ci siamo stufati di tenere con noi il sacchetto di noccioline e l’abbiamo donato ad un cestino per i rifiuti… Il caro buon vecchio Murphy (quello dell’omonima legge) ha quindi fatto capolino: al termine del sentiero abbiamo incontrato uno scoiattolo particolarmente intraprendente, che ci ha praticamente assalito alla ricerca delle noccioline da poco gettate… Triste e sconsolato, dopo aver scoperto che eravamo adatti solo a fungere da alberi, lo scoiattolo ci ha lasciati e ci siamo quindi recati a bere qualcosina lungo la Promenade del paese…

Il pomeriggio è poi “conluso” con un ennesimo “godimento” per la mente (soprattutto per quella di Milijan): una scampagnata con l’amata golf fino al cucuzzolo del passo della Flüela, dal quale abbiamo potuto ammirare un ulteriore panorama che questa regione offre ai suoi visitatori…, panorami ed altro che evidentemente abbiamo provveduto a pubblicare sulla gallery.

Ora, dopo una doccia ricostituente, la tradizione vuole che si vada in una delle istituzioni del paese: il “Buffalo american grill steak house”, nel quale ci aspetta una succulenta cena, seguita poi da una capatina al casinò… Chissà che la dea bendata non ci faccia un salutino, anche se pensiamo che in questi giorni è stata “dei nostri” già abbastanza…

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Ed eccoci qua, per l’ultima puntata del nostro ponte dell’Ascensione. Come da programma, la cena al ristorante Buffalo Grill è stata eccezionale. E (quasi) come da programma, al casinò abbiamo perso 40.- in pochi minuti … quindi ce ne siamo andati subito, onde evitare di peggiorare le cose.

Purtroppo anche la domenica mattina è arrivata in fretta, ed era già ora di ripartire. Riordiniamo l’appartamento, qualche pulitina qui e là, e, dopo una veloce colazione al Cioccolino, ci mettiamo in viaggio per il Ticino.

Per fortuna stavolta non c’era traffico di rilievo. In compenso c’era nella direzione opposta (i turisti che tornavano a casa … già, noi eravamo un po’ in “controtendenza”!). Durante il viaggio (durante il quale stavolta non ho perso capelli) siamo stati allietati, durante il radiogiornale, dalla canzone “Les Trois Cloches” cantata dalla nostra Presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey in una trasmissione della TSR, per la quale abbiamo creato un apposito topic con sondaggio.

In qualche minuto in più rispetto a quanto stimato dal navigatore, a causa del cantiere dei viadotti di Pian San Giacomo, e con una media record di 6.3 l/100km, siamo arrivati a casa con successo.

A Locarno siamo stati accolti da una temperatura piacevole per alcuni, meno piacevole per altri (io!), ma vabbé, l’estate ticinese è alle porte!