Tour de Suisse

Approfittando delle vacanze scolastiche autunnali, abbiamo pensato di concederci qualche giorno di “villeggiatura” nella nostra Svizzera: a volte, anche restare vicino a casa può essere piacevole, soprattutto se si riesce a far coincidere la vista di bei paesaggi nostrani alle visite a persone che non si vedono da un po’ di (o da molto) tempo.
Il tragitto previsto era abbastanza impegnativo, con diverse località nell’elenco: Berna, Zofingen, Basilea, Friborgo e Zurigo.

Nella capitale abbiamo dapprima svolto una visita in famiglia: ci siamo infatti recati a vedere l’appartamento del fratello di Manuel, Nicolà, e della sua morosa Lucia. L’appartamento si trova vicinissimo all’autostrada, ma i ripari fonici e la vegetazione rendono il tutto molto più tranquillo di ciò che si potrebbe pensare: proprio una sistemazione assai carina. In seguito abbiamo fatto un piccolo tour nella città, con la visita alla piazza di Palazzo Federale, a qualche via pedonale, alla Zytglogge e al nuovo parco degli orsi, dove, finalmente, i plantigradi possono muoversi con parecchio più agio che nella vecchia “fossa”.
Dopo il giretto cittadino ci siamo concessi un caffè chiacchiericcio con Vera, animatrice degli scout quando Milijan aveva tra i 6 ed i 12 anni circa. Dapprima Facebook e poi il fatto che Vera sia collega di Nicolà, hanno permesso questa rimpatriata, i cui dettagli ve li evitiamo, se no Milijan può tanto andare a chiedere asilo politico in Malaysia, eheheh.

Terminato questo piacevole momento conviviale ci siamo rimessi in marcia verso Zofingen, dove ci attendeva Pascal. Lì, abbiamo preso la stanza nel nostro primo albergo, dopodiché abbiamo fatto un giro turistico del paese (conoscendo pure il personaggio Niklaus Thut, eroe della cittadina alla fine del 1300), cenato e passato una simpatica serata in compagnia.

Il giorno seguente ci siamo recati a Basilea, dove ci attendeva Giana… Una veloce tappa allo Starbucks locale e poi direzione Kunstmuseum a vedere l’esposizione su Andy Wahrol… Quadri bellini, ma ci si aspettava qualcosa di più.
Qualche tramezzino al Brötlibar, un giretto per la città e poi via verso Friborgo, dove ci aspettava il secondo albergo e dove poi siamo stati raggiunti da Gioele per una cena a base di fondue (non per Milijan, per ovvi motivi, eheheh).

Sabato tour di Friborgo con Gioele, con tappa obbligatoria alla Fnac cittadina, e dopo i saluti di rito ci siamo spostati alla volta di Zurigo.
Pranzo alle 15.15 in quel di Albisrieden e poi consegna della terza ed ultima camera di albergo (nella bellissima e moderna Max-Bill Platz).
Serata in centro a Zurigo: aperitivo in un bar di cui non ricordiamo il nome (Giana, tu ricordi?), cena al ristorante Molino e poi afterdinner al Cranberry e al Barfüsser.

Domenica, ultimo giretto nella Shopville della Hauptbahnhof, pranzo al “tradizionale” Nordsee e poi di nuovo in auto verso casa…
Risultato dell’esercizio: quasi 1000 chilometri percorsi in quattro giorni, ma ne è valsa certamente la pena.
Grazie a tutti per la compagnia, alla prossima vacanza 😉

Ed intanto godetevi qualche fotina

Inizio delle vacanze: Basel Tattoo

Dopo anni di visioni del dvd dell’evento, quest’anno abbiamo deciso di assistere ad una rappresentazione del Basel Tattoo, che, per chi non lo sapesse, non è una convention di tatuaggi, bensì un festival di bande militari che si tiene a Basilea (ed è secondo solo a quello di Edimburgo).

Il sabato pomeriggio è in programma il corteo per le vie della città (e quest’anno ha attirato circa centomila persone), ma non non l’abbiamo visto, in quanto abbiamo raggiunto con calma la cittadina sul Reno con il treno e siamo arrivati quando le ultime bande avevano concluso la loro apparizione.
Noi abbiamo seguito lo spettacolo all’interno della caserma, che ha avuto inizio con una puntualità “very swiss” alle 17:00.

In programma c’erano una dozzina di bande, ma quelle maggiormente di nota – finale a parte, con tutti i “figuranti” al completo – sono state quella degli Olandesi in bicicletta, quella dei Norvegesi (sensazionali i fucilieri coordinati in maniera più che perfetta) e quella degli Inglesi, con dei bravissimi tamburini.

L’edizione di quest’anno ha anche avuto i suoi momenti di folclore, con un gruppo di Messicani, alcuni contadini delle alture bernesi (con tanto di mucche al seguito) ed una serie di maschere del carnevale di Basilea.

Le due ore di spettacolo sono passate velocissime e anche Milijan deve ammettere, visto lo scetticismo iniziale, che è stato un momento molto gradito, con momenti emozionanti ed altri maggiormente esilaranti: davvero un mix riuscito.

Al termine della rappresentazione, dopo aver lasciato il sito in circa settemila persone in meno di quindici minuti (fortunatamente non con gli stessi drammatici risultati di Duisburg), abbiamo incontrato Pascal che per l’occasione ha raggiunto Basilea ed insieme abbiamo passato una piacevole serata lungo la zona pedonale cittadina e lungo le rive del Reno, dove abbiamo gustato un buon Campari Orange in una lounge rilassante e suggestiva.

Decisamente una buona vigilia di partenza per le vacanze marittime, delle quali non mancheremo di raccontarvi qualcosina nei prossimi giorni. Per intanto guardatevi qui di seguito alcune fotografie dello spettacolo del Basel Tattoo…