Montreal ’09: in realtà Québec

Nonostante ci si trova in vacanza, lunedì mattina la sveglia è suonata alle 07:00. Tradizionale colazione in albergo e poi via in direzion dell’autonoleggio dove ci aspettava una ancora sconosciuta vettura americana. Grande gioia di Milijan fu quando si scoprì che la vettura altro non era che una Dodge Charger 2.7 V6 da lui tanto bramata.

Su consiglio di un cameriere dell’albergo abbiamo percorso parte del tragitto per andare a Québec sul Chemin du Roy (route 138), caratteristica strada turistica che attraversa campagne e villaggi ben conservati della regione che ci ospita. Le case erano tutte molto ben tenute e pittoresche, e la scoperta che abbiamo fatto è che l’hobby di ogni canadese è tagliare il prato davanti a casa.

Dopo 4:30 ore di strada siamo arrivati a Québec City: la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di conoscere la cittadina dall’alto tramite la visita all’osservatorio della città. L’impressione è stata molto positiva e ci siamo subito resi conto che dovevamo trovare un modo per visitarla senza perdere troppo tempo. Ci siamo quindi calati nel ruolo di vero turista (ancora più vero di quello che prende i sightseeing bus) e ci siamo convinti del fatto che fare gli innamoratini sul calesse potesse essere una buona idea. Il nostro cocchiere, che ci ha subito soprannominati “les beaux suisses”, ci ha illustrato, in stretto dialetto québecois, diversi aneddoti sulla città e su alcuni luoghi caratteristici. Abbiamo così potuto apprezzare al meglio questa cittadina storica, ben conservata e pittoresca.

Dopo essere scesi dal calesse ci siamo diretti nella parte bassa della città, altrettanto affascinante come quanto visto nel borgo cintato. Se non fosse che manca il mare (e l’acqua che c’è probabilmente non supera i 4 gradi), Québec potrebbe essere una meta per delle vacanze un po’ più lunghe.

All’inizio della sera, quando il vento lasciava presagire l’arrivo di qualche temporale, siamo risaliti sulla nostra automobile per rientrare lungo una dritta (ma veramente drittissima!) autostrada, per raggiungere nuovamente Montreal in poco meno di 3 ore.

Oggi, invece, abbiamo iniziato ad accommiatarci dalla bella città che ci ha accolto, semplicemente camminando senza grandi mete lungo le vie principali del centro.

Grazie alla gentilezza e alla disponibilità del servizio concierge dell’albergo, questa sera ci recheremo in uno steak house che parrebbe essere una bomba. Probabilmente sarà il modo migliore per terminare una vacanza rilassante e spensierata.

E non poteva mancare l’aggiornamento della gallery…

Montréal ’09: dall’autunno all’estate, senza passare dall’inverno

Ci siamo lasciati venerdì sera che stavamo per andare al ristorante: beh, é stata una bella abbuffata. Lo Steakhouse du Vieux-Port merita di essere visitato 😛

Ieri- sabato 4 luglio – la giornata è stata un po’ sottotono…
La meteo al mattino sembrava aver preso la direzione del sole, ma purtroppo un forte vento fresco soffiava sulla città. La temperatura non era certamente estiva, quindi abbiamo optato per andare velocemente a visitare un ennesimo museo che avevamo inserito nell’elenco delle attrazioni da visitare: il museo McCord, che presenta in maniera sintetica ed interessante la storia di Montréal e dei suoi dintorni. Un grande insegnamento di questa esposizione è “evitare di visitare la città in inverno (5 mesi all’anno!!), visto che il termometro può scendere anche a – 30° (record: – 33,8°).
Una volta usciti, le nuvole che avevamo lasciato all’entrata erano diventate pioggerellina, perciò, visto anche l’orario, abbiamo optato per il “rinchiuderci” all’Hard Rock Café cittadino: abbiamo fatto un po’ di shopping, visto che ad ottobre il locale chiuderà e i vari oggettini non verranno più confezionati.
Il resto del pomeriggio è stato all’insegna di un’escursione al porto, sotto un tempo autunnale, tipico del nostro mese di ottobre: brrrr… Fortunatamente dopo l’orario di cena (in un ristorante italiano) il tempo é un po’ migliorato (ma non il freddo) e siamo potuti andare al Village a passeggiare un po’ e a sentire i botti del festival dei fuochi d’artificio.

Oggi é stata decisamente una giornata estiva e, come molti “montréalesi”, siamo andati sull’Île Sainte-Hélène, dove si gode di uno stupendo panorama sulla skyline cittadina (vedasi la foto di questa mattina), dove si può salire sulla torre Lévis (vedasi vista nel video allegato), dove si può andare a fare il bagno, dove c’è la Biosfera (padiglione degli Stati Uniti costruito per l’Expo del 1967) e dove c’era il “piknic electronik”, una specie di discoteca all’aperto, con musica elettronica, tanta gente che prendeva il sole, buvette ben fornita, bella gente e qualche “orso” di troppo.
Rientro in città con la barca spola (che va anche a Longueil) e poi pausa in albergo, prima di uscire a cenare qui vicino: non dobbiamo far troppo tardi, domani ci svegliamo presto per andare a Québec City… ci lasceremo sorprendere dal funzionamento degli autonoleggi locali.

Ovviamente anche l’estate ha i suoi risvolti negativi: chiedete al coppino di Manuel… 😉

Ora vi lasciamo come sempre agli aggiornamenti della gallery, e a 2 filmati…

Montréal ’09: appunti dei giorni 4 e 5

VISITE

Osservatorio della Tour de Montréal, inserita nel parco dei giochi olimpici del 1976: panorama interessante sul villaggio olimpico (con palazzo “piramidale” degno di nota) e sulla città

Museo delle Belle Arti, con esposizione di quadri e fotografie sui paesaggi naturalistici di Canada e Stati Uniti

Centro Canadese dell’Architettura, con esposizione sulla velocità in relazione all’architettura

Pre-Shopping nei vari centri commerciali di Rue Ste-Catherine e presso Apple Store

Capatina molto breve al Festival Internazionale del Jazz

Shopping “mancato” (nel senso che “siamo andati in bianco”) presso il centro commerciale Holt Renfrew

Shopping in negozi vari (questa volta ci siamo riusciti)

PASTI

Pizza alla canadese per Manuel e cozze alla Diavola per Milijan (una in assaggio anche per Manuel: trattasi di una prima storica) in Rue Crescent

Cena messicana al Village

Pranzo alla “food court” di uno dei grandi centri commerciali: numero impressionante di ristoranti di vario genere in un unico spazio

Aperitivo presso bar Le Saloon al Village (bar nominato anche su una guida di locali di design)

Birrette e apéro vari (margarita con pane all’aglio!) nella piazza delle nostre scampagnate pomeridiane: Piazza Jacques Cartier…

FRASE DEL GIORNO (di Milijan)

Non capisco come mai in un continente di obesi non riesco ad indossare delle T-Shirt “Large” senza che si veda un accenno di panzetta (ok, erano marche italiane)

FRASE DEL GIORNO (di Manuel)

Ma quando aprono un Apple Store in Ticino??

E ora vi lasciamo come sempre agli aggiornamenti della gallery…

Montreal ’09: i muli camminano meno

Update: la serata al Village di ieri è stata un pochino deludente, si voglia per via della meteo (temporale in agguato), si voglia a causa dell’orario forse troppo presto per incontrare la gente “giusta”. Non è comunque da escludere che prima o poi ci torneremo, per testare un quartiere che in ogni recensione è sempre ben descritto.

Oggi invece abbiamo praticamente quasi solo camminato. Abbiamo percorso le vie del moderno Centre Ville, abbiamo camminato accanto alla sfilata multietnica collegata alla festa nazionale, siamo andati a visitare il campus universitario e l’ospedale annesso. Dopo tutto questo camminare abbiamo fatto una breve pausa in albergo, poi abbiamo ricominciato il tour tornando al Vieux Port dove erano in corso i festeggiamenti del 1. luglio. Un’ulteriore passeggiatina l’abbiamo fatta dando delle occhiate ad alcune gallerie d’arte: talune meritavano, altre decisamente meno.

Ora siamo appena rincasati dalla zona dopo aver bevuto in un lounge nei pressi del porto, cercando di riprenderci dalla deludente cena in piazza Jacques Cartier: visto che il ristorante non è degno di nota non lo menzioneremo neppure. Purtroppo si tratta di un locale che vive grazie al turismo, che piaccia alla gente oppure meno.

Infine vi lasciamo al piccolo aggiornamento odierno della gallery.

Montréal ’09: partenza e primi passi

Tutto ha avuto inizio, come spesso accade, a Lugano Airport, dove un aereo della Darwin Airline ci ha preso in consegna (con tanto di assistente di volo che conosciamo, ma della quale non ricordiamo più il nome: help, Roby e Francesca, aiutateci a rimembrare) e ci ha condotti a Zurigo, da dove un altro aereo – ben più grosso e della compagnia di bandiera – ci ha trasportati sino alla destinazione finale. Il volo, durato all’incirca 8 ore e mezza (sommando i due tragitti) è stato decisamente tranquillo dal punto di vista meteorologico e di turbolenze, mentre lo è stato un po’ meno dal lato della calma in cabina, di tanto in tanto “allietata” da bambini piangenti o da strani individui che si spostavano per i corridoi a piedi nudi…
Tant’è che alle 16.30 (ora locale), dopo il tragitto dall’aeroporto operato su un bus molto umido e poco climatizzato (per la gioia di Manuel), siamo arrivati presso il nostro albergo: lo stabile è decisamente datato, ma restaurato perfettamente in stile moderno. Sia la hall che la camera che ci ospita sono arredate con mobili di alto gradimento ed il personale si è rivelato da subito molto accogliente: abbiamo sicuramente fatto un’ottima scelta, o perlomeno ci è andata bene.
Dopo aver preso possesso degli spazi e dopo una rinfrescatina, siamo usciti per visitare il quartiere nei dintorni dell’albergo, ovvero Vieux-Montréal e Vieux-Port. Aperitivo, cena presso Steak Frites e rientro in albergo, per poi concederci una prima notte riposante, dopo una lunga giornata di viaggio.

Questa mattina, svegliatici di buon ora, dopo una colazione in albergo, ci siamo diretti alla tradizionale visita turistica della città in bus del primo giorno. Siamo scesi dal bus a due piani dopo due ore e poco più, abbronzati ed entusiasti. Questa città è davvero fantastica: si passa in un batter d’occhio dalle strade trafficate costeggiate da alti palazzi alla tranquillità dei quartieri residenziali, dalla riva del fiume con i movimenti del porto alla collina con la quiete dei boschi, dalle larghe strade dello shopping alle strette viuzze dei bar e dei ristoranti. Un vero “pot-pourri” di quartieri diversi, intersecati tra loro con la vivacità che permette ad ogni città di essere interessante ed accogliente. Eppure… non abbiamo ancora visto tutto!
Dopo un pranzo in uno dei numerosi ristoranti di Rue Crescent, ci siamo spostati a visitare la zona dei tre tribunali, il Marché Bonsecours e nuovamente la zona del porto, che oggi aveva dei colori decisamente più brillanti di ieri, vista la presenza del sole. Una capatina sulla torre dell’orologio che serviva in passato a registrare le barche in arrivo, una birretta su Place Jacques Cartier, allietata da diversi artisti da strada, e via a riposarsi un po’ in albergo, prima dell’uscita serale: oggi si va al Village…

A presto con ulteriori aggiornamenti. Ora godetevi la gallery e il breve filmato, e non esitate a commentare.