Nuovi Tilo?

Oggi, sulla tratta Giubiasco-Locarno, ho avuto il piacere di viaggiare
su un convoglio Tilo diverso dagli altri e che presumo possa essere
nuovo.
Notate i sedili nuovamente in stoffa con il poggiatesta
“tatuato” (probabilmente non si vede il numero 1 inciso) ed il
tavolino in vetro.
Infine due composizioni di sedili (vicino alla porta della cabina di
guida) si trovano in posizione rialzata.
Non so ancora dire se i sedili sono nuovamente più comodi, ma mi pare
che siamo sulla buona strada…

Una volta che sono sceso a Locarno ho notato che non si trattava di un
Tilo, bensì di una composizione targata esclusivamente “FFS”.

Non c’è due senza tre

Speriamo che questo modo di dire non si avveri, almeno per quello che concerne le mie esperienze ferroviarie.

Ieri mi trovavo sul treno tra Lamone e Bellinzona ed i minuti di ritardo si sono accumulati sempre più. All’altezza di Rivera ho incrociato un convoglio fermo ed una volta rincasato ho letto questa notizia:

Questo pomeriggio poco prima delle 16.30, l’autista di un autocarro stava transitando sotto il sottopassaggio ferroviario nei pressi del campo di calcio di Bironico, in direzione di Rivera. Per cause da determinare, il braccio meccanico che teneva ferma una baracca da cantiere trasportata sull’autocarro è rimasto incastrato sopra il ponte.
Il gancio del braccio meccanico è finito sui binari e un treno che circolava in direzione sud non è riuscito ad evitare l’urto che ha causato ingenti danni al convoglio ed al binario nord-sud.
Nessuno della trentina di passeggeri a bordo del treno èrimasto ferito. Per contro il traffico ferroviario è stato deviato sull’altro binario, quello rimasto intatto, fa sapere la polizia cantonale ticinese.


Ticinonews

Oggi, invece, il treno Bellinzona – Locarno si è fermato a Giubiasco e il macchinista ha comunicato che avrebbe “saltato” la stazione di Cadenazzo. Una volta passati da quella stazione, dal finestrino si potevano notare numerosi automezzi dei pompieri sul piazzale dei posteggi e la strada cantonale che passa lì vicina era completamente sbarrata al traffico. Una volta giunti a Locarno, poi, è stato comunicato che a Cadenazzo c’è stato un incidente chimico e qui sotto riporto la notizia dei media:

L’allarme è scattato attorno alle 16:15. Il Centro Soccorso chimico di Bellinzona è stato chiamato a causa della fuoriuscita di una sostanza tossica ed esplosiva da un vagone su un binario di una ditta privata nei pressi della stazione Cargo di Cadenazzo.
Pompieri, Croce Verde di Bellinzona e polizia si sono precipitati sul posto. Vista la pericolosità della sostaza la polizia ha completamente isolato la zona ed ha allontanato le persone nelle vicinanze della stazione, sia dai luoghi pubblici che da quelli privati.
La sostanza è fuoriscita a causa di un buco in un bidone. Il vagone è stato chiuso e sono in corso gli accertamenti per stabilire l’esatta natura della sostanza.
L’incidente sta causando grossissimi disagi al traffico. La strada cantonale che collega Bellinzona a Locarno è stata sbarrata in diversi punti ed il traffico è deviato verso gli altri assi della regione, per esempio verso Gudo e Sementina. I treni inoltre non si fermano più alla stazione di Cadenazzo.


Ticinonews

E la prossima volta cosa succederà??? Spero solo che i miei treni restino sempre e comunque indenni, eheh.

Cambiamenti degli orari dei treni: miglioramenti x l’utenza?!?!

Domenica 14 dicembre le FFS hanno cambiato parecchi orari dei treni,
sostenendo che ci sarebbero stati notevoli miglioramenti per l’utenza:
aumento delle corse e aumento del materiale rotabile.
Per quanto riguarda gli orari, ammetto che al mattino posso
beneficiare di un viaggio posticipato di qualche minuto (e quindi
anche di una diana “ritardata” di un quarto d’ora); alla sera i
cambiamenti non dovrebbero creare problemi, nella peggiore delle
ipotesi starò a scuola un quarto d’ora in più di prima.
La promessa dello spazio non credo però che sia stata mantenuta e qui
sopra se ne vede una prova: in prima classe questa mattina (ma pure
ieri) c’era un’orda di studenti svaccati sui sedili e seduti per
terra… Chi possedeva un abbonamento di prima classe (e non vale solo
per me) si poteva gustare il viaggio in piedi ed in un ambiente molto
diverso dalla calma e dalla tranquillità.
Urgono provvedimenti, care ferrovie :-S

K.O. in prima classe

Decisamente la giornata odierna sta avendo un inizio sensazionale…
La mia sveglia biologica ha pensato bene di attivarsi cinquanta minuti
prima di quella elettronica, ma il meglio è arrivato quando sono
giunto alla stazione: il vagone del treno che ospita la prima classe
era in disuso. Porte chiuse, luci spente, il nulla più totale. Ed ecco
quindi che mi sono ritrovato a farmi accogliere in seconda classe:
fortunatamente ho trovato delle vicine tranquille, ma è proprio vero
che c’è un microcosmo abbastanza particolare. Non c’è dubbio, anche
se ho speso mille franchi in più, la prima classe è stata proprio la
scelta migliore.

Ecco, sto superando il Fiume Ticino: spero che sul prossimo treno io
possa ritrovare la calma,eheh…

Viaggio in treno, ma abolite il Cisalpino!

Oggi ho avuto il piacere di recarmi oltre Gottardo, in quel di Zurigo, per una riunione di lavoro. Complimenti alle FFS: ora anche i vagoni di alcuni treni sull’asse del Gottardo iniziano ad avere un aspetto umano, e hanno addirittura una presa di corrente!

Ecco qui una foto del vagone “nuovo” (non c’era in giro anima viva):

Al ritorno purtroppo non avevo alternative, e mi sono dovuto accontentare del Cisalpino, ormai amorevolmente soprannominato “Cesso alpino”. Oggi più che mai la descrizione era idonea: nonostante il treno abbia più o meno funzionato (già, aveva solo 5 minuti di ritardo, un miracolo per questo modello), in compenso emanava al suo interno uno sgradevole odore che oserei definire un “incrocio tra una fognatura guasta e una toilette”. Inoltre, il personale ha pensato bene di utilizzare la zona bagagli come magazzino per le bibite, con conseguenti andirivieni di camerieri.

In conclusione, vi consiglio di visitare il sito www.cessoalpino.com per vedere qualche statistica di (non) funzionamento di questa meraviglia della tecnica.