Nuova Audi Q5

Con qualche mese d’anticipo rispetto alla tabella di marcia che ci era stata comunicata in gennaio, è giunta in quel di Davos la nostra nuova autovettura. Dopo qualche anno di pausa siamo ritornati all’opzione SUV, che non avevamo mai accantonato nonostante l’abbandono della vecchia Touareg.

Potremmo dilungarci molto sulle sensazioni di guida e la comodità della new entry, però ci limitiamo, per ora, alla condivisione di qualche immagine scattata nella limpida e soleggiata cornice della città delle Alpi.

Ringraziamo il fotografo di corte Gi&a per il riuscito shooting.

Davos – days 3 and 4

Giorno 3, sabato. Lo scopo era chiaro fin dal mattino: colazione, shopping, piscina e … relax! E così è stato: dopo un giro al negozio “Azzurro”, abbiamo pranzato al Klatsch (insalatona per tutti, e pure ottima!). Poi, dopo una breve pausa a casa, abbiamo proseguito la giornata con un bagno termale alle piscine di Eau Là Là. Cosa c’è di meglio per rilassarsi? Infine, la sera abbiamo concluso la giornata con una cena a base di aglio all’immancabile ristorante Padrino.

Giorno 4, domenica. Si sperava in una giornata semi-soleggiata o perlomeno asciutta per poter fare una capatina a St. Moritz, ma ci siamo svegliati sotto la neve. Dopo un po’ di esitazione, e dopo aver scattato una foto a tutte le apparecchiature Apple presenti in casa, decisione presa: siamo partiti in direzione di Rapperswil. L’ombrello non è praticamente mai servito, e abbiamo avuto modo di fare i turisti in questa cittadina molto carina.

E con questo già si conclude il nostro bellissimo week-end all’insegna del relax. Un ringraziamento va a Giana per la simpatica compagnia! E ora si torna al lavoro… ma non prima di lasciarvi alla continuazione delle foto.

Davos – day 2

Eccoci al termine della seconda giornata di questo ponte che di primaverile ha ben poco…
Dopo una notte riposante, come tradizione vuole, ci siamo recati a far colazione al Klatsch ed in seguito abbiamo eseguito i compiti legati alle spese quotidiane.
Intorno a mezzogiorno ci siamo recati a Landquart a visitare un centro commerciale aperto da poco: si tratta dell’Alpenrhein Village. Il centro è in realtà un “villaggio” di casette adibite a negozi, con un lungo viale che conduce il visitatore ai due estremi di questo concentrato di negozi e boutiques varie. Il numero di marchi in vendita è ancora un tantino esiguo, ma siamo certi che ad una prossima visita saranno sicuramente aumentati: il potenziale è certamente elevato.
Al ritorno verso casa abbiamo fatto una piccola deviazione, visto che l’autista di turno era un po’ incuriosito da un cartello che segnalava nei paraggi di Schiers un monumento di valenza mondiale: la Salginatobelbrücke. La scampagnata improvvisata ci ha mostrato un’impressionante opera architettonico-ingegneristica: di che rimanere stupefatti.
Il programma in seguito prevedeva una tappa in piscina, ma abbiamo preferito rimanere a casa a goderci il larvaggio: forse rimanderemo a domani, eheh.
All’ora di cena ci siamo però tutti attivati e abbiamo cucinato un piatto ormai tipico di quando siamo a queste latitudini: Fajita messicane, questa volta con del succulento manzo… Certamente le foto sono più eloquenti del racconto, quindi, che dire, è ora di andare a nanna…

Davos – day 1

Come di consueto durante il ponte dell’ascensione, eccoci a Davos. E come quasi sempre, la meteo non è clemente: nuvoloso, pioggia, e anche un po’ di neve. Ma niente panico! Tra merende, cene, bagni in piscina, shopping e installazioni VDSL, troveremo il modo di far passare il tempo, per raggiungere lo scopo principale: rilassarsi.

Oggi siamo andati in cima al passo della Flüela, per vedere se c’era ancora neve. E qualcosina c’era: un po’ di neve, 0 gradi, e … la tana dello Gnörk!

Eccovi le foto.

Davos 09-10: poche differenze nella cronaca

Ebbene sì, come ogni anno e come ogni cosa che ha un inizio, anche la vacanza in quel di Davos ha avuto la sua fine.

Anche i giorni della seconda parte della settimana si sono svolti nel relax più completo, alcune attività come le colazioni ipercaloriche o le “nuotate” in piscina (ok, è vero, c’è chi ha anche nuotato) sono state riproposte, ma abbiamo pure aggiunto la tradizionale pattinata all’aperto, le visite alle concessionarie del centro, una cena all’immancabile Buffalo, una capatina al Casinò (senza fortuna, questa volta), senza poi dimenticare il veglione domestico di capodanno con relativa uscita in paese, visto che la temperatura lo permetteva.
A causa, poi, di una scommessa andata a male – complice un inatteso coraggio di Manuel nel gettarsi nuovamente nel buio dello scivolo “Black Hole” del centro balneare – Milijan si è ritrovato costretto ad aprire il suo profilo di Facebook… Ma questa è un’altra storia, anch’essa con un suo inizio e, chissà quando, una sua fine, come Matrix insegna 🙂
Ora però vi lasciamo ad alcune fotografie che ritraggono qualche momento saliente della settimana. Purtroppo la meteo non molto clemente non ha permesso ai fotografi di corte di dare totalmente sfogo alla loro arte nel ritrarre la natura soleggiata del luogo ameno che ci ha nuovamente accolto donandoci le innumerevoli e consuete emozioni.

Ultima mattina dell’anno

Un paesaggio soffice accoglie la gente oggi a Davos. Si cammina scricchiolando sotto ai piedi e si osservano i classici autisti della domenica che, mal equipaggiati, provano ad avventurarsi su improbabili salite 🙂

Peccato solo che, subito dopo aver acquistato qualcosa che dovrebbe portare fortuna, ho avuto l’ebbrezza di provare la durezza del marciapiede sotto al candore morbido della neve. Senza scompormi mi sono poi rimesso in carreggiata…

Davos 09-10: cronaca di un “dolce far niente”

Come consuetudine (siamo al quinto anno consecutivo) le nostre vacanze invernali hanno luogo nella cittadina alpina di Davos.
Quest’anno abbiamo nuovamente cambiato appartamento (siamo al terzo e non possiamo non ringraziare calorosamente chi ce l’ha gentilmente messo a disposizione) e dobbiamo dire che la soddisfazione è decisamente elevata: palazzina con bella vista (vedasi foto scattata dal balcone!!!), comodità quali garage (fondamentale per non far avere disturbi invernali alla nostra auto), forno a micronde (anche se non l’abbiamo ancora usato per fare i pop-corn), letti a scomparsa alla James Bond dietro ad una biblioteca (per accogliere ospiti, senza perdere spazio), lavastoviglie, asciugacapelli (per la gioia di un nostro ospite) e altro ancora. Anche la presunta lontananza dal centro non è così terribile, considerato che abbiamo una fermata del bus non troppo distante da casa: l’importante è non soccombere sulla discesa ghiacciata o, peggio ancora, durante la salita da fare per rincasare.

Finora l’attività maggiormente svolta è stata l’ozio: sveglia intorno alle 10, colazione abbondante (al mitico Klatsch, a casa o al classico Cioccolino), promenade sulla Promenade, pranzo leggero verso le 13.30 e qualche attività sportiva per gente allenata come noi, prima di passare la serata in casa con aperitivi, cene gourmet faites maison e film in TV.
Per coloro che avranno strabuzzato gli occhi dopo aver letto che abbiamo fatto sport, ecco che queste persone possono far nuovamente abbassare la pressione arteriosa nei limiti della decenza, scoprendo che i nostri sforzi si sono limitati ad una slittata dalla Schatzalp (neve perfetta e pista decisamente performante) e ad una nuotata (ok, camminata in piscina) nel centro balneare locale (con piscine coperte, piscina termale all’esterno e scivolo Blackhole da paura (vero Manuel?)

Ecco, ora ci stiamo preparando per uscire a cena all’immancabile Padrino e chissà che la nostra larvaggine non ci permetta anche di passare un po’ di tempo in qualche locale notturno trendy prima di rincasare.
Vi terremo certamente aggiornati, quindi… Arrivederci a prima del 31 🙂

“Ponte” a Davos, edizione maggio 2009

Da tempo ormai si mormorava nell’aria che questo strabiliante evento avrebbe avuto luogo in data 22 maggio: il noleggio di una Audi A5 cabrio…

Non entro nel merito delle deprimenti condizioni meteorologiche della mattinata e delle relative crisi di nervi, allentatesi poi con l’opportunità di posticipare il noleggio presso Europcar di qualche ora e di sfruttare la vettura anche durante la mattinata di sabato 23.
In breve alcuni dettagli tecnici del gioiellino: Audi A5 cabrio con 200 km di vita, colore nero, quattro sedili pelle/alcantara, motore 2.0TFSI con 211 cavalli e cambio a variazione continua “Multitronic”. Ci sono altri dettagli che si possono narrare, ma il succo credo stia tutto qui.
Che dire dell’esperienza? Beh, certamente la visuale in una cabriolet cambia notevolmente rispetto ad una vettura normale, ci si lascia accarezzare dalla brezza e dal sole e ci si culla con l’andatura che, di norma, con una vettura del genere diventa prettamente turistica e meno sportiva (a parte quando si deve affrontare qualche passo o qualche tragitto che invita a pigiare l’acceleratore, sempre nei limiti ovviamente). Abbiamo individuato i limiti del cambio Multitronic in una certa lentezza a raggiungere la velocità di crociera desiderata e possiamo affermare con tranquillità che questo tipo di cambio è più adatto ad una guida rilassata, piuttosto che alla sportività (che si può apprezzare con un altro genere di cambio automatico sequenziale, chiamato S-Tronic). Un altro piccolo difetto è individuabile nel fatto che, anche se si tratta di una comoda quattro posti, in realtà i passeggeri posteriori, già all’andatura di 80 km/h, soffrono un po’ della forza del vento e, di conseguenza, di una certa rigidità di temperatura. Non credo sia opportuno andare oltre, raccontare le emozioni che tale esperienza di guida ha potuto suscitare, si rischierebbe di annoiare troppo chi di auto “se ne fa un baffo” 😉
Quello che si può aggiungere è l’itinerario che abbiamo percorso con questa meravigliosa creatura sempre “all’avanguardia nella tecnica”. Siamo partiti da Davos e abbiamo raggiunto Sargans passando da Thusis e Coira; in seguito abbiamo raggiunto nuovamente Davos, via Landquart e Klosters, per poi dirigerci in Engadina valicando il passo della Flüela. Dopo una pausa a St Moritz siamo ritornati al punto di partenza, passando dal passo dello Julier e da Tiefencastel. La mattina di sabato, invece, abbiamo percorso la strada che ci ha portato a Lenzerheide e quasi subito ritorno alla base.

Ovviamente il nostro “Ponte” non è stato tutto improntato sulla vettura a noleggio. Ecco qui di seguito alcuni altri punti salienti, anche se ormai fanno quasi parte della “routine davosiana“: gita al laghetto con merenda data agli scoiattoli, passeggiata alla Schatzalp (con relativa slittovia estiva, ma senza scoiattoli sul sentiero), pasti presso Kafee Klatsch, Cioccolino, Ristorante Il Padrino e Steak House Buffalo, cena casalinga à la méxicaine, shopping presso la Boutique Azzurro e puntatina al Casinò, dove Curzio ha vinto una ragguardevole somma di denaro (fortunello, eheh).

Durante la giornata di domenica abbiamo pensato di visitare meglio Lenzerheride, visto che sabato l’abbiamo solo intravista: con un po’ di delusione abbiamo scoperto che il lago Heidsee nei pressi di Valbella sembra più una palude che un luogo di relax ed il paese è risultato non troppo entusiasmante, anche se chiaramente il nostro metro di paragone resta pur sempre Davos, che è una località particolarmente attrattiva. Fortunatamente abbiamo individuato un ristorantino molto carino, dove abbiamo pranzato bene ed in seguito abbiamo anche fatto una capatina nei pressi di una casa dove ho svolto un campeggio scout nel lontano 1998. Scendendo verso Coira, ci siamo poi fermati a Pradaschier, dove abbiamo percorso una lunghissima slittovia estiva (si dice che sia la più lunga del mondo): un’ultima scossa di adrenalina (e anche un po’ di timore sulla stabilità dell’impianto da parte mia, eheh) per coronare queste giornate di ottima compagnia, di divertimento e di rilassamento totale.

Non resta che lasciarvi qualche scatto per farvi diventare verdi d’invidia e ringraziare Curzio e Giana per i bei momenti esilaranti che hanno condiviso con noi… Ah, ed ora vado a soffiarmi il naso, visto che mi sono beccato un bel raffreddore facendo lo sborone sui sedili posteriori della A5 😉

L’ABC delle “Winterferien”

Audi: la marca automobilistica più ammirata per le strade di Davos: mai viste così tante RS4 o RS6 in una sola volta. Grande piacere per i nostri occhi…

Buffalo Grill: uno dei ristoranti dove è vietato non andare. Luogo dell’ultima cena delle vacanze, in compagnia dei genitori di Manuel; siamo stati deliziati dagli immancabili filetti di manzo e dall’epico pane all’aglio.

Coira: cittadina sfortunata (a causa della montagna che oscura il sole) dove ci siamo recati prima di rincasare in Ticino… Tanto freddo e poche emozioni, a parte la visita fugace al bar dell’inventore di Alien.

Dottoressa: il titolo nobiliare della proprietaria del nostro appartamento. Nonostante l’arredamento un po’ vintage, la signora offre un’ottima sistemazione per le vacanze invernali.

Estate: non c’entra nulla, ma adesso, dopo le vacanze invernali, è ora di progettare quelle estive, eheh.

Fra e Ale: coloro che hanno usufruito del divano letto e che ci hanno tenuto compagnia per tre splendide giornate, delle quali serberemo piacevoli ricordi.

Ghiaccio: elemento sul quale tanti pattinano (per sport), ma quasi tutti scivolano (per strada).

HalfPipe: quello presente al Bolgen, che non è solo il paradiso per gli snowboarder, ma anche per coloro che vogliono prendere un po’ di sole.

Inspirare aria pulita in tutti i locali pubblici: anche i Grigioni si sono dotati di una legge che vieta il fumo in bar e ristoranti (deroghe a parte). Un’ottima scelta per una miglior qualità (e, anche se sembra strano, il Ticino può essere fiero di essere stato l’apripista).

Jeans, cintura, magliette,…, in una parola shopping, una delle attività pressoché quotidiane durante questa settimana. Fortunatamente non abbiamo dato seguito a tutti i desideri di vestiario o di orologeria, sarebbe stato terribile per le nostre economie.

Klatsch: il mitico paradiso della colazione. Non è possibile descrivere ciò che si vive sostando in quel locale, solo provandolo si può capire.

Ligretto: il compagno di gioco di qualche divertente e punzecchiante serata. Interessanti alcune varianti inventate, anche se il tasso alcolemico potrebbe risentire a lungo andare (soprattutto per i perdenti, eheh).

Marco e Mattia: altri graditi ospiti, che si sono scambiati la permanenza nella nostra residenza e con i quali abbiamo passato dei simpatici e apprezzati momenti.

Nuoto: lo sport più “praticato” durante queste vacanze. Avere a disposizione una piscina nel palazzo è senza dubbio un privilegio del quale non si può non approfittare, soprattutto quando è necessario rilassare i muscoli a seguito di altri sforzi invernali, quali slittate, pattinate o semplici abbronzature.

Occhiali da sole: indossati praticamente tutti i giorni, visto il quasi perenne soleggiamento nella località grigionese. L’unica spolverata di neve si è avuta durante la notte di San Silvestro, altrimenti siamo sempre stati baciati dal sole. Nonostante la meteo perfetta, l’abbronzatura non è molta, purtroppo.

Padrino: altra tappa obbligatoria in fatto di gastronomia. I gamberoni con spaghetti aglio, olio e peperoncino hanno catturato e deliziato ulteriori palati (o a quello di Milijan, ormai “drogato” da più anni da questa bontà).

Quindici, con un meno davanti: la temperatura che abbiamo visto il primo giorno in auto, ma che ci ha anche salutato l’ultima mattina in quel di Davos. Decisamente il caldo è fatto in un altro modo…

Rabbia: la sensazione provata (ok, forse esageriamo un po’, ma è perché non sappiamo cosa scrivere a questa lettera dell’alfabeto) in talune situazioni causate dalla folla di gente: bus stracolmi, assenza sistematica di posteggi in autosilo, sovraffollamento nei locali pubblici preferiti,… Chissà se non ci fosse stata la crisi, che casino ci sarebbe stato?!?!?

Slitta: mezzo di trasporto usato in due occasioni per scendere dalla Schatzalp e che ha visto sempre perdente il pilota Milijan 🙁

Turm: una delle specialità di colazione/brunch (sottoforma di “torre” di piatti e cestelli) del caffé Cioccolino. Al primo dell’anno ci siamo rimpinzati di gipflel, panini, marmellate, miele, uova, birchermüsli, speck, formaggio e prosciutto (non dovremmo aver dimenticato nulla).

Uhren und Schmuck: ce ne siamo fatti una cultura, vista la grande densità di gioiellerie con interessanti oggetti in vetrina.

Vetro: una delle materie delle quali abbiamo favorito un riciclaggio in vasta scala… Parecchie le bottiglie di vino depositate nel relativo contenitore della raccolta differenziata dei rifiuti

Wireless: ulteriore plusvalore offerto dall’appartamento che ci ha ospitati.

Xenia: ospite d’onore al veglione di capodanno al Kongresszentrum cittadino… Anche senza V.I.P. i nostri festeggiamenti casalinghi sono comunque stati i migliori.

Yuppie: la sensazione di rilassamento ed appagamento che ci ha dato questa splendida settimana di vacanza in compagnia.

ZZZZZZ: le ronfate sono state apprezzabili, anche se i cuscini erano decisamente scomodi… Nonostante ciò riteniamo che le batterie siano state ricaricate (per quanto?).

C’è dell’altro? Se dovesse essere il caso, non si esiti a scriverlo nei commenti…