Tutto ha avuto inizio, come spesso accade, a Lugano Airport, dove un aereo della Darwin Airline ci ha preso in consegna (con tanto di assistente di volo che conosciamo, ma della quale non ricordiamo più il nome: help, Roby e Francesca, aiutateci a rimembrare) e ci ha condotti a Zurigo, da dove un altro aereo – ben più grosso e della compagnia di bandiera – ci ha trasportati sino alla destinazione finale. Il volo, durato all’incirca 8 ore e mezza (sommando i due tragitti) è stato decisamente tranquillo dal punto di vista meteorologico e di turbolenze, mentre lo è stato un po’ meno dal lato della calma in cabina, di tanto in tanto “allietata” da bambini piangenti o da strani individui che si spostavano per i corridoi a piedi nudi…
Tant’è che alle 16.30 (ora locale), dopo il tragitto dall’aeroporto operato su un bus molto umido e poco climatizzato (per la gioia di Manuel), siamo arrivati presso il nostro albergo: lo stabile è decisamente datato, ma restaurato perfettamente in stile moderno. Sia la hall che la camera che ci ospita sono arredate con mobili di alto gradimento ed il personale si è rivelato da subito molto accogliente: abbiamo sicuramente fatto un’ottima scelta, o perlomeno ci è andata bene.
Dopo aver preso possesso degli spazi e dopo una rinfrescatina, siamo usciti per visitare il quartiere nei dintorni dell’albergo, ovvero Vieux-Montréal e Vieux-Port. Aperitivo, cena presso Steak Frites e rientro in albergo, per poi concederci una prima notte riposante, dopo una lunga giornata di viaggio.
Questa mattina, svegliatici di buon ora, dopo una colazione in albergo, ci siamo diretti alla tradizionale visita turistica della città in bus del primo giorno. Siamo scesi dal bus a due piani dopo due ore e poco più, abbronzati ed entusiasti. Questa città è davvero fantastica: si passa in un batter d’occhio dalle strade trafficate costeggiate da alti palazzi alla tranquillità dei quartieri residenziali, dalla riva del fiume con i movimenti del porto alla collina con la quiete dei boschi, dalle larghe strade dello shopping alle strette viuzze dei bar e dei ristoranti. Un vero “pot-pourri” di quartieri diversi, intersecati tra loro con la vivacità che permette ad ogni città di essere interessante ed accogliente. Eppure… non abbiamo ancora visto tutto!
Dopo un pranzo in uno dei numerosi ristoranti di Rue Crescent, ci siamo spostati a visitare la zona dei tre tribunali, il Marché Bonsecours e nuovamente la zona del porto, che oggi aveva dei colori decisamente più brillanti di ieri, vista la presenza del sole. Una capatina sulla torre dell’orologio che serviva in passato a registrare le barche in arrivo, una birretta su Place Jacques Cartier, allietata da diversi artisti da strada, e via a riposarsi un po’ in albergo, prima dell’uscita serale: oggi si va al Village…
A presto con ulteriori aggiornamenti. Ora godetevi la gallery e il breve filmato, e non esitate a commentare.