Sitges: verso l’ultima sera

Eccoci anche alla fine di questa piacevole vacanza. Oggi, dopo un po’ di capricci, la meteo ha pensato di darci un buon “arrivederci”. La giornata non si è discosta molto dal nostro “larvaggio tipo”: spiaggia al mattino, pranzo nella via principale della zona pedonale, spiaggia al pomeriggio e questa sera, dopo l’aperitivo in albergo, ci sposteremo nuovamente al Buenos Aires a mangiare un filetto di manzo argentino, si spera divino come l’ultima volta. Poi passeggeremo nuovamente nel fulcro della zona pedonale, ci berremo la classica margarita presso Parrots e forse cammineremo un po’ sul lungomare per salutare gli elementi naturali che ci hanno accolto per una settimana.

E domani si torna a casa: levataccia (secondo gli standard di questa settimana) e taxi che ci attende alle 9:30. In seguito, Jumbolino e, si spera, ICN per rientrare in Ticino.

Ma ora vi lasciamo ad una foto della “gay beach” che si trova proprio accanto alla nostra spiaggia, e dove di tanto in tanto andavamo a fare il bagno. Ogni tanto anche l’occhio vuole la sua parte, anche se non è sempre stato molto soddisfatto 🙂

Anche al mare piove (forse)

Ci sono giunte fino a qui le notizie delle forti piogge abbattutesi sul Ticino, con relativi allagamenti in quel di Chiasso. Fino ad ora qui splendevano 7 soli, ma adesso le cose sembrano cambiare: nuvolacce all’orizzonte hanno anticipato il nostro rientro dalla spiaggia. Ma fortunatamente, il tempo “forse brutto” dura solo qualche ora, e da domani mattina dovrebbe tornare a splendere il sole!

Sitges: nuove foto

Colti dalla pigrizia e rinviata la gita a Barcellona, mi sono comunque fatto venire la buona volontà di pubblicare nuove foto di Sitges. Potrete quindi ammirare meglio il posto dove ci troviamo, i ristoranti che abbiamo trovato finora, e il classico panorama marittimo.

Buona visione!

Sole, mare, mare, sole …

Per oggi avevamo previsto di andare a fare un giro cultural-turistico a Barcellona. Ma stare al mare rende pigri, e stamattina ci siamo detti: chi ce lo fa fare?!

E quindi eccoci qua, a goderci il rumore delle onde. Ah, e c'è anche chi si gode il sole al 100%, fino allo sfinimento. Ma voi uomini dalla pelle mediterranea, come fate? Io sarei già ricoverato con ustioni di 3. grado 🙂

Sitges: viaggio ed ambientamento

Siamo in quel di Sitges ormai da qualche giorno ed è quindi giusto scrivere alcune righe sul volo e sul periodo di adattamento nella località balneare che ci ospita.

Dopo aver lasciato decisamente presto il centro di Basilea (perché lo Starbucks era ancora chiuso), siamo giunti all’Euroairport con il bus e dopo aver consegnato i bagagli – niente check-in, visto che l’abbiamo fatto in modalità “mobile” – abbiamo fatto una veloce colazione.

In seguito ci siamo recati nella Business Lounge sulla quale non possiamo che parlare bene: molto accogliente, un buon arredamento, servizio Swiss (quindi impeccabile) e una piacevole vista sulla pista e sui dintorni dell’aeroporto. Oseremmo dire che è migliore della Lounge di Zurigo.

In orario perfetto siamo saliti sul Jumbolino che ci avrebbe portato a Barcellona ed una volta entrati in cabina ci siamo accorti di essere gli unici ad aver prenotato in Business, eheh. Anche qui non possiamo che tessere lodi alla nostra compagnia di bandiera: lo steward è sempre stato molto gentile e premuroso (voleva anche darci dello champagne prima dell’atterraggio, ma era un po’ prestino…), abbiamo ricevuto i giornali da leggere, abbiamo apprezzato una sostanziosa e vitaminica colazione ed i posti in prima fila si sono rivelati decisamente comodi.

Dopo un volo tranquillo anche dal punto di vista meteorologico, siamo giunti in quel di Barcellona, abbiamo perso un po’ di tempo ad attendere i bagagli, ma poi in men che non si dica abbiamo raggiunto la stazione dei taxi, dove un tassista simpatico e diligente ci ha portato nel centro di Sitges in poco meno di mezz’ora.

Il nostro albergo si trova in una via pedonale, ma il tassista ci ha fatti scendere molto vicini e in poco tempo abbiamo trovato il luogo che ci accoglie durante questa settimana. La camera è minimalista come piace a noi (a parte, forse, un’orribile sedia di legno e paglia), molto luminosa ed il servizio di ristorazione è molto buono: sia le colazioni che le “tapas” sono decisamente gradevoli, eheh, anche se le “patatas bravas” sono decisamente poco digeribili…

La località di Sitges è molto carina e chi ci diceva che pullulava di gay…, beh, ha detto decisamente la verità!!! Questo non significa che ci si lustra gli occhi ogni dieci secondi, ma ogni trenta sì, perché in mezzo a parecchia gente strana, di tanto in tanto passa qualcuno di meritevole 😛

Abbiamo trovato una spiaggia poco distante all’albergo e accanto a quella decisamente troppo affollata che viene chiamata “gay beach”: con venti Euro al giorno abbiamo due sdraio sotto ad un ombroso gazebo e la distanza con la fresca ed ondosa acqua del mare è davvero minima.

La temperatura diurna raggiunge i trenta gradi, ma la brezza marina rende il tutto molto più fresco e piacevole, anche per Manuel, che inizia pian piano ad apprezzare il mare.

Alla sera, poi, ci si deve abituare un po’ agli orari locali e quindi si esce dalla stanza verso le otto, si va a fare l’aperitivo con l’intento di “tirar là” un po’ e poi ci si accorge che si cena anche solo con le tapas, pesanti come sassi, eheh.

In seguito si può passeggiare per le viuzze del paese e gustarsi qualche cocktail in uno dei numerosissimi bar e pub, oppure si può fare una capatina sul lungomare ad ammirare la chiesa che svetta dalla spiaggia e a farsi cullare dal vento serale.

Beh, eventuali nomi di locali degni di nota vi verranno comunicati in seguito, dobbiamo ancora conoscere bene i luoghi “decenti” ed evitare quelli “off-limits”, che casualmente aprono intorno alle due di notte, ahahah…

Intanto vi lasciamo alle foto del viaggio. Prossimamente seguiranno foto del paese che ci ospita, visto che finora siamo stati troppo pigri per farle (o meglio: la scusa ufficiale è che non vogliamo che entri la sabbia nella macchina fotografica :-))

Inizio delle vacanze: Basel Tattoo

Dopo anni di visioni del dvd dell’evento, quest’anno abbiamo deciso di assistere ad una rappresentazione del Basel Tattoo, che, per chi non lo sapesse, non è una convention di tatuaggi, bensì un festival di bande militari che si tiene a Basilea (ed è secondo solo a quello di Edimburgo).

Il sabato pomeriggio è in programma il corteo per le vie della città (e quest’anno ha attirato circa centomila persone), ma non non l’abbiamo visto, in quanto abbiamo raggiunto con calma la cittadina sul Reno con il treno e siamo arrivati quando le ultime bande avevano concluso la loro apparizione.
Noi abbiamo seguito lo spettacolo all’interno della caserma, che ha avuto inizio con una puntualità “very swiss” alle 17:00.

In programma c’erano una dozzina di bande, ma quelle maggiormente di nota – finale a parte, con tutti i “figuranti” al completo – sono state quella degli Olandesi in bicicletta, quella dei Norvegesi (sensazionali i fucilieri coordinati in maniera più che perfetta) e quella degli Inglesi, con dei bravissimi tamburini.

L’edizione di quest’anno ha anche avuto i suoi momenti di folclore, con un gruppo di Messicani, alcuni contadini delle alture bernesi (con tanto di mucche al seguito) ed una serie di maschere del carnevale di Basilea.

Le due ore di spettacolo sono passate velocissime e anche Milijan deve ammettere, visto lo scetticismo iniziale, che è stato un momento molto gradito, con momenti emozionanti ed altri maggiormente esilaranti: davvero un mix riuscito.

Al termine della rappresentazione, dopo aver lasciato il sito in circa settemila persone in meno di quindici minuti (fortunatamente non con gli stessi drammatici risultati di Duisburg), abbiamo incontrato Pascal che per l’occasione ha raggiunto Basilea ed insieme abbiamo passato una piacevole serata lungo la zona pedonale cittadina e lungo le rive del Reno, dove abbiamo gustato un buon Campari Orange in una lounge rilassante e suggestiva.

Decisamente una buona vigilia di partenza per le vacanze marittime, delle quali non mancheremo di raccontarvi qualcosina nei prossimi giorni. Per intanto guardatevi qui di seguito alcune fotografie dello spettacolo del Basel Tattoo…

Week-end a Zurigo: meeting di Airliners.net

Anticipato di qualche settimana rispetto agli anni scorsi, anche in questo 2010 ha avuto luogo il meeting zurighese di Airliners.net presso lo Zurich Airport.
Il programma della giornata prevedeva alcune tradizionali visite già svolte nelle edizioni passate, ma riservava anche qualche sorpresa.
L’allegra brigata, armata di macchine fotografiche, binocoli e obiettivi di grandezze tra la più disparate, ha iniziato il suo tour sulla terrazza panoramica presente sul tetto del “Dock E” dell’aeroporto: da lassù si potevano immortalare i vari velivoli in partenza dalle piste 28 e 16, così come anche alcuni aerei posteggiati ai gate. Tra di essi era pure presente il possente Airbus A380 della Singapore Airlines, l’aereo più grande che calca le piste dell’aeroporto ospitante. Tutti attendevano con ansia l’orario prestabilito per la partenza di questo gigante dei cieli, ma problemi tecnici non ci hanno permesso di vederlo da questa posizione.
Dopo due ore di permanenza sulla terrazza (tempo certamente ben speso per i fotografi, forse un po’ troppo lungo per gli altri comuni mortali), ci siamo spostati in un luogo spettacolare, un posto che solo l’aeroporto di Zurigo offre ai suoi visitatori: trasportati da un bus abbiamo raggiunto l’incrocio delle piste 28 e 16, un fazzoletto di cemento a poche decine di metri di distanza da dove gli aeroplani rullano e alzano le loro ruote per spiccare i loro lunghi voli. L’orario scelto per questo appostamento è stato volutamente richiesto dagli organizzatori dell’evento, per permettere ai partecipanti di veder sfrecciare davanti a loro il maggior numero possibile di aerei a lunga percorrenza, tra i quali i diversi Airbus A330 e A340 della nostra compagnia di bandiera. Con grande sorpresa, pochi minuti dopo aver raggiunto questa postazione privilegiata, è partito pure l’Airbus A380, lasciando dietro di sé un impressionante vortice d’aria e molta emozione tra tutti i presenti (chi più, chi meno)…
Dopo un pranzo libero nel food corner dell’aeroporto, la giornata è proseguita con un interessante tour guidato della struttura. In poco meno di due ore abbiamo potuto visitare: la cappella dell’aeroporto, allestita con materiale in grado di soddisfare i fedeli di quattro religioni diverse, il dock A con il suo shopping center, il Kids Corner per i bambini in transito, il trenino sotterraneo per raggiungere il dock E, l’area del controllo doganale di sicurezza, il reparto di smistamento dei bagagli e, sorpresa finale, un Airbus A340 della Swiss posteggiato in attesa di partire. La nostra guida ha optato per mostrarci la parte della business class, gli 8 sedili della First Class (da 21000.- per un volo andata e ritorno su Bangkok) e la cabina di pilotaggio, tralasciando la parte di Economy Class “visto che tanto a voi non interessa”.
Alle 17:30 ci sono stati i ringraziamenti di rito agli organizzatori, i saluti tra i vari partecipanti e poi tutti via verso casa. Noi abbiamo salutato Simone e Ena che ci hanno raggiunto per la giornata e poi ci siamo diretti verso l’appartamento di Giana a Albisrieden a riposare un po’.
La serata, incredibilmente fresca per essere in luglio (17°, roba da mettere i pantaloni lunghi), è poi proseguita al ristorante Il Pulcino (che non si smentisce mai) e al Lobby Bar a bere una gustosissima Margarita alla fragola.
La giornata di domenica, come è giusto che sia una domenica, è iniziata nella calma totale ed è poi proseguita con delle tranquille passeggiate, dapprima al Chinese Garden, sul lungolago tra Tiefenbrunnen e Bellevue (conclusasi con un pranzo a base di Bratwurst alla griglia) e nel pomeriggio presso la Werdinsel sulla Limmat, dove gli indigeni sono soliti passare i loro pomeriggi di refrigerio gettandosi nelle acque del fiume e facendosi trasportare dalla corrente.
Alla fine del pomeriggio ecco che ci siamo seduti nel nostro bianco mezzo di trasporto e ci siamo avviati verso il Ticino…
È stato davvero un bel week-end, non c’è che dire, e qui non ci resta altro da fare che ringraziare Giana per l’ospitalità, la compagnia e la guida durante la gran parte del viaggio di andata (da non dimenticare la sosta al ristorante “dei polletti” di Attingausen) e di ritorno.
Qui di seguito potete vedere alcune foto della gente presente alla giornata di Airliners.net e del tour dell’aeroporto: per le immagini degli aerei, si deve pazientare ancora un po’, eheh…