Renne al pascolo

Le festività sono alle porte e nella mia aula sono arrivate… le renne di Babbo Natale!

Questo pomeriggio ci siamo dedicati ai “lavoretti manuali” e non penso io debba descrivere quanto questa cosa possa essere drammatica per me: su queste pagine ho infatti già narrato una mia altra esperienza di bricolage.
Beh, che dire su queste renne?
Durante un’estenuante serata davanti a google ho trovato questo lavoretto tra centinaia di altre opere, dalle più strampalate alle più complicate, da quelle poco attuabili a quelle ancora meno che potabili.
Quest’oggi, invece, armati di matite e forbici, i miei alunni hanno ricalcato impronte di piedi e di mani e dopo quasi un’ora e mezza di orologio, la parete della mia aula si è trasformata… in un pascolo.
Qui di seguito scrivo infine la filastrocca che domani aggiungeranno al lavoretto odierno. In questo modo non mi si potrà dire che non faccio fare dei lavoretti alla mia classetta, eheh…
LE RENNE DI BABBO NATALE

Non solo fanno la slitta volare
e in ciel galoppano senza cadere.
Ogni renna ha il suo compito speciale
per saper dove i doni portare.
Cometa chiede a ciascuna stella
dov’è questa casa o dov’è quella.
Fulmine guarda di qui e di là
per sapere se la neve verrà.
Donnola segue del vento la scia
schivando le nubi che sbarran la via.
Freccia controlla il tempo scrupoloso;
ogni secondo che fugge è prezioso.
Ballerina tiene il passo cadenzato
per far sì che ogni ritardo sia recuperato.
Saltarello deve scalpitare
per dare il segnale di ripartire.
Donato è poi la renna postino
che porta le lettere d’ogni bambino.
Cupido, quello dal cuore d’oro,
sorveglia ogni dono come fosse un tesoro.
Quando vedete le renne volare
Babbo Natale sta per arrivare.

Le feste sono in arrivo…

Come ogni anno, si avvicinano le festività natalizie. E come ogni anno, dobbiamo pur dare il nostro contributo per rendere il nostro appartamento almeno un po’ festivo, nonostante non siamo la classica “famiglia da albero di Natale” nel senso tradizionale.

Quest’anno la scelta è caduta su un calendario dell’avvento sotto forma di candeline. Eccolo:

E con questo non ci resta che augurarvi un buon inizio di dicembre, con vari cenoni, regali e magari anche un po’ di neve!

Buon Natale!

Con il passare degli anni, i nostri auguri avvengono sempre in maniera più tecnologica…

Stella stellina,
vieni più vicina;
narra la leggenda
che tu sia stupenda.
Illumini di armonia la volta celeste,
rendendo radiose queste dolci feste.
Doni serenità lungo il tuo cammino,
riversala su di noi e chi ci sta vicino.
Amici o semplici conoscenti, questo non importa,
deponi la gioia davanti alla loro porta.

Buon Natale da Manuel e Milijan!

Meglio stare alla larga da questo oggetto…


… Eh sì, questi ultimi giorni sono stati assai improntati da cibarie varie ed è meglio stare il più lontani possibile da una bilancia, così da evitare giramenti di capo o cose simili.

Si dice che uno dei modi migliori per passare del tempo in maniera conviviale, sia quello di fare una cena… Bene, ecco che la convivialità aumenta in modo esponenziale durante l’avvicinamento alle festività e così va a finire che si occupano cinque serate consecutive in altrettante cene; guarda caso i pasti in questione non sono neppure tra i più “light”…

Tra Tartare, Chinoise e Fondue al formaggio (per chi può…), ci siamo rimpinzati per benino, aggiungendoci pure del buon vino e rincasando sempre quando iniziava il mattino (beh, non proprio all’alba, ma quando la giornata precedente era comunque già finita). Il risultato assume quindi le sembianze di un cerchio alla testa, un peso allo stomaco e due borse sotto gli occhi utili anche per fare la spesa al supermercato.

Ora qualche giorno di pausa, poi arriva il pranzone di Natale e la devastante settimana di vacanza a Davos.

Ma, invece delle “cene di Natale”, non si potrebbero fare le “corse di Natale”?