New Job…

Notizia fresca fresca di oggi… Dopo aver penato per diverso tempo, ecco che sembrerebbe che la mia attesa (di Milijan) sia stata ripagata.

Dalla prossima settimana avrò modo di cimentarmi in una scuola tutta nuova, ubicata fuori dal Locarnese; i presupposti sembrano essere decisamente buoni, già solo per il fatto che l’assunzione è avvenuta grazie al mio curriculum e non a pressioni politiche o quant’altro (che ho comunque apprezzato quando sono state messe in atto, anche se con scarsi risultati, eheh).

Il luogo di lavoro? Un comune, consorziato con il suo vicino, raggiungibile comodamente in treno, senza dover subirsi le code del Piano di Magadino… Trattasi di Lamone – Cadempino (e ho pure fatto la rima)…

ZRH Meeting

Dopo una traumatica sveglia alle cinque (!!!) del mattino, ci siamo recati in stazione – accompagnati da moltissimi nottambuli che hanno approfittato della vita notturna festivaliera – per poi partire in direzione di Zurigo, all’incontro di Airliners.net. Una volta giunti all’aeroporto siamo stati calorosamente accolti da Patrick, con il quale abbiamo chiacchierato un po’ del più e del meno (drammatico il suo racconto sul crash aereo di Überlingen del 2002, località nei pressi della quale lui vive); dopodichè ci siamo spostati dapprima sulla terrazza del terminale B,

poi su quella creata appositamente sul moderno terminale E


ed infine – questa è una chicca che offrono solo a Zurigo – nell’incrocio delle piste 10-28 e 16-34, dove abbiamo potuto ammirare gli aerei in decollo a pochi metri di distanza dalle nostre teste.

La giornata è poi proseguita per gli altri partecipanti con la visita guidata alle strutture dell’aeroporto: noi, invece, passando dalla stazione centrale infestata dai ravers della Street Parade, siamo rincasati, per approfittare di una delle tante serate all’interno della “Rotonda del Festival”, villaggio multiculty a margine del festival del film, dove si mangia, si beve e si incontrano persone che è da un sacco di tempo che non si vedono…

Turisti al Tamaro

Dopo una piacevole costinata a casa di Ale alla vigilia (nonostante in contemporanea ci fosse la proiezione del film “Mamma Mia” nella favolosa Piazza Grande),

 
 
 

con ottima compagnia, tanta carne, una buona Caipiroska, una brezzolina e una birra forse non troppo apprezzata dall’”ecosistema-Milijan”, oggi abbiamo deciso di recarci con Marco al Monte Tamaro: una prima storica per Milijan, che non è mai salito sulla cima, nonostante si passi spesso sotto la cabinovia…

La salita con la teleferica è un po’ lunghetta ed il caldo estivo non aiuta certamente a far passare velocemente il viaggio

 
ma una volta in cima, si può dire che ne vale veramente la pena…

Il panorama spazia in più direzioni, dal golfo di Lugano,

  

al Piano di Magadino,

 
fin a vedere l’imbocco della Valle Verzasca.
 
In vetta, dopo lo smantellamento degli impianti invernali, si trovano parecchie attrazioni rivolte ai visitatori: dal Parco Avventura (alla stazione intermedia) ad un fornito parco giochi per bambini in vetta, dalla pista di bob alla teleferica tirolese (che raggiunge i 60 km/h), dal ristorante panoramico con terrazza al prato dove le mucche vengono a farti compagnia, dalla possibilità di fare svariate passeggiate alla vista dell’imponente antenna di telecomunicazione…
 
 
Dal punto di vista architettonico-culturale non si può dimenticare la chiesa progettata da Mario Botta: una costruzione interessante e curata, che esula certamente dalle chiese che si è abituati a visitare…
 
 
Verso metà pomeriggio, dopo un tipico pasto da montagna, con salsicce varie e patatine, una scampagnata su qualche sentierino ed una veloce discesa in bob, abbiamo ripreso il lento dondolare della cabinovia che ci ha riportati in quel di Rivera.