Numerologia di una vacanza

Dopo la tecnica di ripercorrere una vacanza utilizzando l’ordine alfabetico, ecco ora il momento di… dare i numeri.

3: giorni all’insegna del divertimento in compagnia di Ale&Fra in quel di Copenhagen.

05:20: orario di sveglia di sabato mattina all’albergo Radisson dell’aeroporto di Zurigo, per poter poi andare ad imbarcarsi in direzione della Danimarca, dopo un piccolo ritorno in albergo di Manuel per riprendere la giacca dimenticata in stanza.

949: la camera dell’albergo Marriott di Copenhagen: camera spaziosa in un bell’albergo moderno, con, purtroppo, archittetura interna un po’ in salsa antica e classica (in una città come Copenhagen ci si potrebbe aspettare un po’ più di design, soprattutto dopo aver visto l’architettura esterna). Hotel posizionato in riva ad un canale ad una decina di minuti a piedi dalla stazione e dal centro cittadino pedonalizzato. Una buona scelta, anche abbastanza a buon mercato.

8: la temperatura massima raggiunta in questa tre giorni. Se ci aggiungiamo il vento a 70 km/h e la pioggerelina di lunedì, beh, la cornice autunnale-invernale è garantita.

2: i piani del bus Sightseeing che ci ha fatto (ri)visitare la città in poco tempo… Peccato solo che ci siano turisti maleducati che “rubano” i posti quando la gente scende per alcuni minuti dal bus per fotografare il clou della città, alias la Sirenetta.

35: i metri di altezza della Torre rotonda, una delle attrazioni turistiche che non si possono non visitare. Approfittando del tempo ancora relativamente clemente di sabato, abbiamo avuto modo di assaporare il panorama sulla città.

30: i minuti di attesa per avere un tavolo presso il ristorante dell’Hard-Rock Café. Una chiacchierata intrigante tra commensali e la buona cena hanno fatto sì che l’attesa passasse in secondo piano.

50: i gradi dei bicchieri nei quali venivano versati i CafféCiocco delle nostre colazioni presso Baresso nelle vicinanze della piazza del Municipio. In assenza di uno Starbucks, questa “concorrenza” si è difesa egregiamente.

3 – : la nota che daremmo al Museo del Design presente in centro… E dire che il concierge dell’albergo Radisson ce l’aveva già detto nel 2004, eheh.

100: la percentuale di tristezza dopo aver scoperto che il museo erotico è stato chiuso ed è in cerca di acquirenti. Su, forza, fatevi avanti!

12:00: orario del cambio della guardia al Palazzo di Amalienborg, dove risiede la famiglia reale.

200: i grammi di carne su pietra lavica che abbiamo mangiato al ristorante Det Lille Apotek: una cena succulenta preceduta da un aperitivo in un locale vuoto, anche se accogliente e con buoni drinks.

2bis: il numero di locali “arcobaleno” nei quali abbiamo portato i nostri accompagnatori. Chiaramente la gente che gira in estate è un po’ meglio della clientela autunnale, ma ci siamo comunque divertiti.

65: le corone (circa 14 franchi) spese per raggiungere in taxi la stazione dal nostro albergo… La cifra è stata raggiunta dopo un giro che ci ha portato davanti all’entrata secondaria dell’edificio. Da notare che se ci fossimo fermati davanti all’entrata principale, le corone spese sarebbero state 50.

40: il numero del paio di scarpe che in nessuno dei tre negozi in cui sono state viste era presente. Somma tristezza da parte di Milijan

0 assoluto, o quasi: al di fuori di un capo di abbigliamento per Milijan e qualche accessorio per Francesca, non è stato acquistato nulla di nulla in nessun negozio. Eppure di possibilità di shopping ce ne sono una marea in questa città. Ci rifaremo in una prossima vacanza…

Ho certamente dimenticato moltri altri numeri… Le fotografie presenti nell’album dedicato alla vacanza ed eventuali altri commenti potranno certamente dare un quadro ancora più preciso di questo lungo week-end di spensieratezza, relax ed allegria.


3 thoughts on “Numerologia di una vacanza”

  1. Come… niente schopping?!!! :-O Blasfemiaaa! ahah No dai, l'imp è che ve la siate goduta nonostante il tempo rigido e i turisti maleducati ^^

    Kürz

  2. bello il resoconto numerico 🙂 potevi fare anche aggiungere

    1: il numero di ciclisti centrati dal nostro bus poteva andare peggio considerando lo stile di guida dell'autista ;-))

  3. hihi divertente il vostro elenco…riassume la vacanza più di mille descrizioni 🙂

    io aggiungerei…

    5: gli hamburger che è riuscito a mangiare ale in 3 giorni 😛

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