Inizio delle vacanze: Basel Tattoo

Dopo anni di visioni del dvd dell’evento, quest’anno abbiamo deciso di assistere ad una rappresentazione del Basel Tattoo, che, per chi non lo sapesse, non è una convention di tatuaggi, bensì un festival di bande militari che si tiene a Basilea (ed è secondo solo a quello di Edimburgo).

Il sabato pomeriggio è in programma il corteo per le vie della città (e quest’anno ha attirato circa centomila persone), ma non non l’abbiamo visto, in quanto abbiamo raggiunto con calma la cittadina sul Reno con il treno e siamo arrivati quando le ultime bande avevano concluso la loro apparizione.
Noi abbiamo seguito lo spettacolo all’interno della caserma, che ha avuto inizio con una puntualità “very swiss” alle 17:00.

In programma c’erano una dozzina di bande, ma quelle maggiormente di nota – finale a parte, con tutti i “figuranti” al completo – sono state quella degli Olandesi in bicicletta, quella dei Norvegesi (sensazionali i fucilieri coordinati in maniera più che perfetta) e quella degli Inglesi, con dei bravissimi tamburini.

L’edizione di quest’anno ha anche avuto i suoi momenti di folclore, con un gruppo di Messicani, alcuni contadini delle alture bernesi (con tanto di mucche al seguito) ed una serie di maschere del carnevale di Basilea.

Le due ore di spettacolo sono passate velocissime e anche Milijan deve ammettere, visto lo scetticismo iniziale, che è stato un momento molto gradito, con momenti emozionanti ed altri maggiormente esilaranti: davvero un mix riuscito.

Al termine della rappresentazione, dopo aver lasciato il sito in circa settemila persone in meno di quindici minuti (fortunatamente non con gli stessi drammatici risultati di Duisburg), abbiamo incontrato Pascal che per l’occasione ha raggiunto Basilea ed insieme abbiamo passato una piacevole serata lungo la zona pedonale cittadina e lungo le rive del Reno, dove abbiamo gustato un buon Campari Orange in una lounge rilassante e suggestiva.

Decisamente una buona vigilia di partenza per le vacanze marittime, delle quali non mancheremo di raccontarvi qualcosina nei prossimi giorni. Per intanto guardatevi qui di seguito alcune fotografie dello spettacolo del Basel Tattoo…

Week-end a Zurigo: meeting di Airliners.net

Anticipato di qualche settimana rispetto agli anni scorsi, anche in questo 2010 ha avuto luogo il meeting zurighese di Airliners.net presso lo Zurich Airport.
Il programma della giornata prevedeva alcune tradizionali visite già svolte nelle edizioni passate, ma riservava anche qualche sorpresa.
L’allegra brigata, armata di macchine fotografiche, binocoli e obiettivi di grandezze tra la più disparate, ha iniziato il suo tour sulla terrazza panoramica presente sul tetto del “Dock E” dell’aeroporto: da lassù si potevano immortalare i vari velivoli in partenza dalle piste 28 e 16, così come anche alcuni aerei posteggiati ai gate. Tra di essi era pure presente il possente Airbus A380 della Singapore Airlines, l’aereo più grande che calca le piste dell’aeroporto ospitante. Tutti attendevano con ansia l’orario prestabilito per la partenza di questo gigante dei cieli, ma problemi tecnici non ci hanno permesso di vederlo da questa posizione.
Dopo due ore di permanenza sulla terrazza (tempo certamente ben speso per i fotografi, forse un po’ troppo lungo per gli altri comuni mortali), ci siamo spostati in un luogo spettacolare, un posto che solo l’aeroporto di Zurigo offre ai suoi visitatori: trasportati da un bus abbiamo raggiunto l’incrocio delle piste 28 e 16, un fazzoletto di cemento a poche decine di metri di distanza da dove gli aeroplani rullano e alzano le loro ruote per spiccare i loro lunghi voli. L’orario scelto per questo appostamento è stato volutamente richiesto dagli organizzatori dell’evento, per permettere ai partecipanti di veder sfrecciare davanti a loro il maggior numero possibile di aerei a lunga percorrenza, tra i quali i diversi Airbus A330 e A340 della nostra compagnia di bandiera. Con grande sorpresa, pochi minuti dopo aver raggiunto questa postazione privilegiata, è partito pure l’Airbus A380, lasciando dietro di sé un impressionante vortice d’aria e molta emozione tra tutti i presenti (chi più, chi meno)…
Dopo un pranzo libero nel food corner dell’aeroporto, la giornata è proseguita con un interessante tour guidato della struttura. In poco meno di due ore abbiamo potuto visitare: la cappella dell’aeroporto, allestita con materiale in grado di soddisfare i fedeli di quattro religioni diverse, il dock A con il suo shopping center, il Kids Corner per i bambini in transito, il trenino sotterraneo per raggiungere il dock E, l’area del controllo doganale di sicurezza, il reparto di smistamento dei bagagli e, sorpresa finale, un Airbus A340 della Swiss posteggiato in attesa di partire. La nostra guida ha optato per mostrarci la parte della business class, gli 8 sedili della First Class (da 21000.- per un volo andata e ritorno su Bangkok) e la cabina di pilotaggio, tralasciando la parte di Economy Class “visto che tanto a voi non interessa”.
Alle 17:30 ci sono stati i ringraziamenti di rito agli organizzatori, i saluti tra i vari partecipanti e poi tutti via verso casa. Noi abbiamo salutato Simone e Ena che ci hanno raggiunto per la giornata e poi ci siamo diretti verso l’appartamento di Giana a Albisrieden a riposare un po’.
La serata, incredibilmente fresca per essere in luglio (17°, roba da mettere i pantaloni lunghi), è poi proseguita al ristorante Il Pulcino (che non si smentisce mai) e al Lobby Bar a bere una gustosissima Margarita alla fragola.
La giornata di domenica, come è giusto che sia una domenica, è iniziata nella calma totale ed è poi proseguita con delle tranquille passeggiate, dapprima al Chinese Garden, sul lungolago tra Tiefenbrunnen e Bellevue (conclusasi con un pranzo a base di Bratwurst alla griglia) e nel pomeriggio presso la Werdinsel sulla Limmat, dove gli indigeni sono soliti passare i loro pomeriggi di refrigerio gettandosi nelle acque del fiume e facendosi trasportare dalla corrente.
Alla fine del pomeriggio ecco che ci siamo seduti nel nostro bianco mezzo di trasporto e ci siamo avviati verso il Ticino…
È stato davvero un bel week-end, non c’è che dire, e qui non ci resta altro da fare che ringraziare Giana per l’ospitalità, la compagnia e la guida durante la gran parte del viaggio di andata (da non dimenticare la sosta al ristorante “dei polletti” di Attingausen) e di ritorno.
Qui di seguito potete vedere alcune foto della gente presente alla giornata di Airliners.net e del tour dell’aeroporto: per le immagini degli aerei, si deve pazientare ancora un po’, eheh…

Turismo nel Locarnese

A seguito della nostra visita lucernese di metà aprile, nei giorni scorsi ci siamo calati nel ruolo di guide turistiche ed abbiamo fatto visitare al nostro ospite Pascal alcuni luoghi suggestivi della nostra regione.
Certamente le immagini scattate in alcuni di questi luoghi sapranno esprimere meglio di tante parole le varie sensazioni di quei momenti e quindi qui ci limitiamo ad elencare le tappe del nostro tour.

Venerdì sera: cena chez Dario, al Ristorante Al Pozz e digestivo chez Isa, al Bar Regina.

Sabato: scampagnata in Valle Verzasca – Vogorno e Lavertezzo -, pranzo al Grotto Mai Morire con pomeriggio di relax in riva alla Maggia in quel dei Ronchini di Aurigeno, seguito da aperitivo al bar del Lido di Locarno che ha anticipato la cena chez Roberta, al Ristorante Gabietta, ed infine vista panoramica della regione dalla “terrazza mozzafiato” di Tendrasca in Val Resa.

Domenica: gita in quel di Cardada, quel po’ che basta per assaporare le temperature estive di alta quota.

Ringraziamo Pascal della visita e della compagnia, ricordandogli che la nostra regione ha ancora molto da offrire. Ed intanto ci faremo assumere dall’ente turistico “Ascona-Locarno“, eheheh

Eccovi come sempre qualche foto.

Ready for departure

Giornata splendida per un bel voletto, soprattutto dopo tutto il tempo
che è passato dall’ultima volta.
Spazio ai preparativi del pilota e poi… si decolla!

Aggiornamento del dopo-volo: eccovi le foto!

Davos – days 3 and 4

Giorno 3, sabato. Lo scopo era chiaro fin dal mattino: colazione, shopping, piscina e … relax! E così è stato: dopo un giro al negozio “Azzurro”, abbiamo pranzato al Klatsch (insalatona per tutti, e pure ottima!). Poi, dopo una breve pausa a casa, abbiamo proseguito la giornata con un bagno termale alle piscine di Eau Là Là. Cosa c’è di meglio per rilassarsi? Infine, la sera abbiamo concluso la giornata con una cena a base di aglio all’immancabile ristorante Padrino.

Giorno 4, domenica. Si sperava in una giornata semi-soleggiata o perlomeno asciutta per poter fare una capatina a St. Moritz, ma ci siamo svegliati sotto la neve. Dopo un po’ di esitazione, e dopo aver scattato una foto a tutte le apparecchiature Apple presenti in casa, decisione presa: siamo partiti in direzione di Rapperswil. L’ombrello non è praticamente mai servito, e abbiamo avuto modo di fare i turisti in questa cittadina molto carina.

E con questo già si conclude il nostro bellissimo week-end all’insegna del relax. Un ringraziamento va a Giana per la simpatica compagnia! E ora si torna al lavoro… ma non prima di lasciarvi alla continuazione delle foto.

Davos – day 2

Eccoci al termine della seconda giornata di questo ponte che di primaverile ha ben poco…
Dopo una notte riposante, come tradizione vuole, ci siamo recati a far colazione al Klatsch ed in seguito abbiamo eseguito i compiti legati alle spese quotidiane.
Intorno a mezzogiorno ci siamo recati a Landquart a visitare un centro commerciale aperto da poco: si tratta dell’Alpenrhein Village. Il centro è in realtà un “villaggio” di casette adibite a negozi, con un lungo viale che conduce il visitatore ai due estremi di questo concentrato di negozi e boutiques varie. Il numero di marchi in vendita è ancora un tantino esiguo, ma siamo certi che ad una prossima visita saranno sicuramente aumentati: il potenziale è certamente elevato.
Al ritorno verso casa abbiamo fatto una piccola deviazione, visto che l’autista di turno era un po’ incuriosito da un cartello che segnalava nei paraggi di Schiers un monumento di valenza mondiale: la Salginatobelbrücke. La scampagnata improvvisata ci ha mostrato un’impressionante opera architettonico-ingegneristica: di che rimanere stupefatti.
Il programma in seguito prevedeva una tappa in piscina, ma abbiamo preferito rimanere a casa a goderci il larvaggio: forse rimanderemo a domani, eheh.
All’ora di cena ci siamo però tutti attivati e abbiamo cucinato un piatto ormai tipico di quando siamo a queste latitudini: Fajita messicane, questa volta con del succulento manzo… Certamente le foto sono più eloquenti del racconto, quindi, che dire, è ora di andare a nanna…

Davos – day 1

Come di consueto durante il ponte dell’ascensione, eccoci a Davos. E come quasi sempre, la meteo non è clemente: nuvoloso, pioggia, e anche un po’ di neve. Ma niente panico! Tra merende, cene, bagni in piscina, shopping e installazioni VDSL, troveremo il modo di far passare il tempo, per raggiungere lo scopo principale: rilassarsi.

Oggi siamo andati in cima al passo della Flüela, per vedere se c’era ancora neve. E qualcosina c’era: un po’ di neve, 0 gradi, e … la tana dello Gnörk!

Eccovi le foto.

Week-end a Lucerna

Dopo averla visitata solo per poco tempo in altre occasioni, ecco che abbiamo deciso di passare qualche tempo in più in un’altra bella città elvetica: Lucerna.
Dopo aver depositato i bagagli all’albergo Radisson Blu, che già una volta ci aveva accolti, ecco che tutto il pomeriggio di sabato l’abbiamo passato tra le vie pedonali del centro e lungo il fiume, godendoci negozi, bar, ponti, scalinate ed una meteo un po’ birichina che non ci aiutava a capire come vestirci e svestirci.
Ad inizio serata siamo stati raggiunti dalla nostra guida turistica personale Pascal, che ci accompagnati laddove gli autoctoni vanno a rilassarsi davanti ad un aperitivo con magnifica vista sui tetti della città: una visitina alla Suite Lounge&Bar sopra all’albergo Monopol vale certamente la pena in una serata di tarda primavera.
In seguito abbiamo cenato in una ristorante tipico all’interno di una casa con le pareti dipinte carnascialescamente nel bel mezzo della città vecchia (Restaurant Fritschi) e dopo cena abbiamo iniziato la caccia ad un ulteriore bar da visitare per l’after-dinner: a seguito di diversi tentativi andati a vuoto, abbiamo deciso di recarci presso il bar del nostro albergo, che ci ha soddisfatti in fatto di calma e di… design 🙂
Non possiamo non ringraziare Pascal per la gradevole compagnia e per averci guidati per i locali cittadini: vedremo di ricambiare il favore in qualche serata locarnese.
Quest’oggi, invece, dopo la classica colazione chez Starbucks (dove ce ne sono, non si può non andarci), ci siamo recati al Museo dei trasporti per un’interessante visita soprattutto al padiglione dell’aviazione, ma non senza farci pure affascinare dalla storia degli scavi della galleria ferroviaria del San Gottardo, dalla stazione dei radioamatori HB9O e dal nuovo padiglione “automobilistico”.
Al termine della visita abbiamo ancora avuto tempo per un pranzo sotto al sole tiepido lungo il fiume in un allegro pub e poi… via di nuovo verso casa.
Un bel week-end fuori porta, non c’è che dire…
E come sempre, vi lasciamo alle foto

VW Golf R: prova su strada

Questo pomeriggio, dopo trepidante attesa, abbiamo avuto l’occasione di provare la Volkswagen Golf R DSG per una durata di circa un’ora e mezza: abbiamo effettuato percorsi vari, che spaziavano dalla città all’autostrada, dalle salite in montagna (Monte Ceneri) alle tranquille strade extraurbane.
Certamente il veicolo in questione è semplicemente… una bomba: tenuta di strada eccellente, accelerazioni degne di una supersportiva, riprese da brivido, consumi decisamente non stratosferici, interni gradevoli, navigatore satellitare intuitivo e funzionale (con segnalazione dei limiti di velocità su quasi ogni strada), estetica esteriore intrigante senza eccedere e sound di tutto rispetto.
Tanti aspetti positivi (e oltre), ma anche qualche difetto che ci lascia perplessi se si dovesse pensare che possa diventare un’auto da tutti i giorni: durezza forse eccessiva, sound interno fastidioso sul lungo periodo, nervosismo della vettura sempre all’erta, fatica a mantenere una velocità adeguata, sedili posteriori scomodi per lunghi viaggi. Insomma, è certamente un mezzo divertente ed “estremo”, talmente tanto da non essere propriamente adatto ad una guida quotidiana (o quasi).
Ovviamente siamo ancora in fase di riflessione, eheh, ma l’idea di acquistarla sembra sfumare un po’…
Intanto, ecco qui una foto e un filmato girato all’entrata autostradale di Rivera, direzione nord: non fa un bell’effetto???