Amsterdam: top e flop

Dopo aver visitato come ultima meta una capitale dell’Europa del sud, abbiamo nuovamente optato di viaggiare più verso nord…
La destinazione prescelta questa volta è stata Amsterdam.
Per rendere il resoconto della vacanza meno accademico, suddivideremo qui di seguito gli avvenimenti ed i luoghi “top”, che ci hanno positivamente impressionato, da quelli “flop”, ovvero ciò che ci ha lasciato un po’ l’amaro in bocca…
TOP
– La location dell’albergo (leggere tutto il testo, prima di eventualmente prenotare) che abbiamo scelto, a due passi dalla stazione centrale.
– La cordialità e l’efficienza del personale dell’albergo, nell’affrontare un nostro spiacevole reclamo.
– La gentilezza in generale della popolazione cittadina.
– L’utilizzo semplice ed efficace della rete dei trasporti pubblici (tram e bus), grazie alla carta illimitata di 72 ore.
– L’imperdibile “sightseeing” sui canali (ci sono diverse compagnie, non è detto che quella scelta da noi sia la migliore), per vedere la città da un’altra angolazione.
– L’impressionante didattica nelle presentazioni delle varie stanze del museo della navigazione.
– La replica del veliero “Amsterdam” ormeggiato presso il museo della navigazione e visitabile come parte dell’esposizione.
– La visita al Museo di Van Gogh, dove sono esposte alcune delle sue importanti opere e dove è possibile conoscere un po’ meglio la sua travagliata vita.
– La possibilità di acquistare il biglietto d’entrata per il museo di Van Gogh presso il museo dei diamanti (a poche centinaia di metri di distanza), per poi poter evitare di restare in coda ed entrare sorpassando la fila.
– La terrazza del museo Nemo, dove ipotizziamo che si possa godere di un bel panorama in caso di bel tempo.
– La Westerkerk e la gratificante vista dopo aver “scalato” parte della sua torre campanaria, nella quale è pure presente un interessante carillon di campane.
– L’Homomonument, un invito alla tolleranza ed un pensiero alle vittime dell’omofobia nel tempo e nei vari luoghi del mondo.
– La grande e brulicante (con il bel tempo) piazza Dam, con alcune similitudini con Radhuspladsen di Copenhagen.
Leidseplein, una bella piazzetta ricca di bar e relative terrazze; dev’essere decisamente piacevole passare lì le tiepide serate estive.
– La turistica scritta I Amsterdam nei pressi della Museumplain, dove i turisti si mettono nelle pose più improbabili per farsi scattare delle foto ricordo.
– L’unico mulino a vento presente ancora nel quartiere centrale (il mulino De Gooyer), che dà quel tocco di Olanda, se non ce ne fosse già abbastanza.
– Il negozio di lampade Nikoo, vicino alla Westerkerk: non è un museo, ma in fatto di design sa il fatto suo, eheheh.
– L’Apple Store: laddove c’è, non si può non andarci.
– Le pittoresche passeggiate lungo i canali, assaporando la particolare architettura della cittadina, decisamente a misura di turista “pigro”, con dimensioni relativamente ridotte della parte visibile di città e molti bar e ristoranti in ogni angolo.
– Le pittoresche – questa volta in un altro senso – scampagnate nel “Quartiere a luci rosse De Wallen”, con i saluti e gli occhiolini delle avvenenti signorine sedute in vetrina nell’attesa di donare piacere a qualche allupato cliente.
– La salutare camminata nel Vondelpark, con i suoi prati, i laghetti ed un sacco di gente che corre, va in bicicletta, in roller o semplicemente a passeggio.
– La senape al miele da abbinare al famoso formaggio Gouda, comperata poi in aeroporto allo shop tax-free, altrimenti non potevamo metterla nel bagaglio a mano.
– I succulenti hamburger preparati freschi davanti ai tuoi occhi in uno dei tre Burger Bar (peccato che abbiamo scelto il più piccolo dei vari locali presenti in città).
– Il design ed il discreto filetto di manzo presso il ristorante Cau.
– L’ottimo e piccantissimo filetto di manzo Bali, mangiato nel folcloristico ristorante Loetje (armarsi di pazienza prima di riuscire ad avere un tavolo!)
– Le buone colazioni (uova, salmone, bacon,… oppure anche gli Scones con la marmellata) nel ristorante Greenwoods, il locale in prima posizione secondo gli utenti di Trip Advisor.
FLOP
– I passeggeri sempre più maleducati e che rispettano sempre meno le semplici regole su di un volo, nonostante gli avvisi del personale di volo di Swiss.
– Il cartellone degli orari del treno in partenza dall’aeroporto di Schipol che ci ha indotto a prendere il treno sbagliato (ma senza troppe conseguenze).
– Il rumore prodotto dal cantiere sotto alla prima camera dell’albergo che ha fatto sì che chiedessimo una nuova stanza alle 2:30 di notte…
– Le dimensioni della seconda stanza ricevuta, ma per lo meno non c’era rumore.
– La coda davanti alle casse del museo di Van Gogh e della casa di Anne Frank (si parlava di tre ore di attesa), ma prontamente “scavalcata” nel primo caso.
– Le scale strettissime per salire sulla torre campanaria della Westerkerk (ma ne vale la pena).
– I due musei dell’Eros, che potevano offrire una qualità forse più stravagante.
– Lo Starbucks della stazione minuscolo e dove non si riesce a trovare posto. In caso di bisogno c’è un altro bar della catena lungo una delle linee del tram del centro.
– I pericolosi ciclisti che sbucano da ogni dove a velocità sostenuta e che non danno la precedenza ai pedoni.
– Il brutto tempo, che rende ovviamente meno pittoresca questa bella città.
E…
– Tutte le viuzze ed i monumenti che ci siamo persi, ma così abbiamo una scusa per tornare lì in vacanza.
E come sempre, vi lasciamo a una piccola collezione di foto scattate durante la breve vacanza.

One thought on “Amsterdam: top e flop”

  1. Bravo, bell'articolo e utile per i contenuti. 🙂

    Io partirò martedì per Parigi, è la seconda volta che vado a visitare e trascorrere qualche giorno di relax in questa magnifica città. Peccato solo per la meteo… Le previsioni non promettono nulla di buono, anzi…

    Vi terrò aggiornati su Twitter. 🙂

    Buon week end.

    Manuel (@SfrenzyChannel).

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